Il dibattimento avrà inizio a gennaio del 2026. L’Alto Ufficiale dei carabinieri aveva querelato uno degli autori del blog Iacchitè
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La sede del tribunale di Cosenza
Sarà un processo a giudicare il giornalista cosentino Gabriele Carchidi, autore del blog Iacchitè, accusato di diffamazione aggravata e stalking giornalistico nei confronti dell’Alto Ufficiale dei carabinieri Gerardo Lardieri. Il procedimento nasce da una lunga serie di articoli pubblicati dal 2022 al 2024, nei quali la persona offesa Lardieri, all’epoca dei fatti Maggiore dell’Arma, veniva descritto come “carabiniere chiacchierato” e presentato come uomo legato ai cosiddetti “poteri forti”. Nei pezzi contestati si faceva riferimento a vicende giudiziarie delicate, a intercettazioni mai depositate e a presunti intrecci tra l’ufficiale e altri personaggi delle cronache giudiziarie calabresi.
Secondo la procura di Cosenza, rappresentata dal pm Donato, quelle pubblicazioni avrebbero leso la reputazione del colonnello, già in passato tra gli investigatori più vicini al magistrato Nicola Gratteri ai tempi della procura di Catanzaro, causando anche uno “stato d’ansia” documentato nella denuncia.
Il gip di Cosenza, Giusy Ferrucci, ha emesso un decreto di citazione diretta a giudizio dopo l’opposizione presentata dalla difesa di Carchidi, assistito dal legale Nicola Mondelli, al decreto penale di condanna di mille euro.
L’udienza è stata fissata per il 15 gennaio 2026 presso il tribunale di Cosenza in composizione monocratica davanti alla togata Iole Vigna. Il decreto, firmato il 30 luglio scorso, richiama gli articoli come fonti di prova integranti. Lardieri, assistito dall’avvocato Gianpiero Calabrese, si è costituito parte offesa.