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La sesta sezione penale della Cassazione, ha annullato con rinvio l’ordinanza di conferma del Riesame di Catanzaro relativamente alla posizione di Fiorello Abbruzzese. L’indagato è difeso dagli avvocati Enzo Belvedere e Alessandro Diddi. Il ricorso dei due penalisti verteva anche su due capi d’imputazione, uno relativo alla presunta importazione di 50 chili di cocaina dal Sud America, che sarebbe passata anche dalla Germania, e infine arrivata in Italia, e l’altro sull’acquisto di armi dall’estero, attraverso un intermediario greco, Nikolaos Liarakos.
La questione sollevata dai difensori ha riguardato in particolare «l’incertezza della riferibilità delle chat Sky-Ecc a taluno piuttosto che talaltro» spiegano i penalisti. Ciò significa che, allo stato, non vi sarebbe certezza su chi in quelle fasi, dove gli inquirenti lavoravano all’indagine “Gentlemen 2“, effettivamente avesse in dotazione il cellulare “criptato” che poteva essere passato da un “titolare” all’altro. «È un importante arresto giurisprudenziale, che coglie l’aspetto del ricorso» affermano i legali di Fiorello Abbruzzese.
La Cassazione ha dunque condiviso le censure mosse dagli avvocati Belvedere e Diddi rispetto a quanto sostenuto dal Riesame di Catanzaro che sul punto «non aveva approfondito affatto, appiattendosi su una vecchia giurisprudenza, oramai superata». Ora un nuovo giudizio cautelare. Confermato infine il capo 1, relativo all’associazione dedita al narcotraffico, e un altro capo riguardante la droga, ovvero la presunta compravendita di un chilo di cocaina da Enea Imeraj e Nikolas Liarakos.