Si è celebrato questa mattina, davanti al Gup del Tribunale di Cosenza Letizia Benigno, il giudizio abbreviato relativo all’incendio dell’automobile dell’assessore del Comune di Bisignano, avvenuto il 13 gennaio 2024. Alla sbarra i due coimputati Agostino Forte e Francesco Puterio, entrambi accusati del reato di incendio doloso in concorso.

All’esito dell’udienza il giudice ha pronunciato una condanna e un’assoluzione. Forte è stato riconosciuto responsabile dei fatti contestati e condannato a due anni di reclusione. L’imputato era difeso dall’avvocato Valerio Speranza. Per Puterio, invece, il Gup ha disposto l’assoluzione con la formula «per non aver commesso il fatto», accogliendo le argomentazioni del collegio difensivo composto dagli avvocati Luigi Cupelli e Giorgio Raffaele Loccisano.

Secondo quanto emerso in udienza, la difesa ha evidenziato la carenza di elementi probatori a carico di Puterio, pur alla presenza della chiamata in correità effettuata da Forte. Il giudice, ritenendo non sufficienti gli indizi raccolti, ha escluso il coinvolgimento dell’imputato nel rogo che distrusse l’auto dell’amministratore comunale.

La sentenza chiude il primo grado del procedimento penale relativo all’episodio che, all’epoca, aveva destato forte allarme nella comunità di Bisignano.