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L’imprenditore cosentino Massimino Aceto ritorna in libertà. Lo ha deciso il tribunale del Riesame di Catanzaro, accogliendo la richiesta di revoca della misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, nell’ambito del processo sulla presunta malagestione del comune di Rende. Inchiesta coordinata dalla procura di Cosenza che da pochi giorni, come anticipato dalla nostra testata, ha chiuso le indagini e si appresta a chiedere il rinvio a giudizio.
Il Riesame ha ritenuto che il parziale ridimensionamento dell’iniziale prospettazione accusatoria meritasse la revoca della misura per due capi d’imputazione, tenuto conto anche del tempo trascorso dall’applicazione della misura cautelare, pari, alla data attuale, a quasi sette mesi, non risultando segnalata trasgressione alcuna e, ancor più, con la risalenza nel tempo della condotta – contestata come commessa il 6 dicembre 2016 – con conseguente approssimarsi del termine di prescrizione massimo (che andrà a scadere il 6 giugno 2024), sono tutti elementi che, singolarmente considerati e complessivamente valutati, consentono di ritenere, allo stato, cessate le esigenze sottese alla misura in atto. Massimino Aceto è difeso dagli avvocati Antonio Quintieri e Gianluca Garritano.