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Riceviamo e pubblichiamo, in merito al nostro articolo di ieri dal titolo “Laino Borgo, dove i fantasmi prendono corpo: il Mercure, l’inchiesta della Dda e quei sospetti mai sopiti”, la nota di precisazione dell’Enel, riguardante il periodo in cui l’azienda ha curato la gestione della centrale del Mercure, successivamente passata a Sorgenia.
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«In relazione alla notizia sulle indagini della Procura della Repubblica di Catanzaro comprendenti, tra l’altro, la gestione di materiale legnoso nella centrale del Mercure, Enel precisa che nel periodo in cui ha gestito la centrale, e cioè fino agli inizi del 2019, ha adottato rigorose procedure tecniche per assicurare la qualità delle materie prime, il rispetto dei parametri ambientali e la tracciabilità della filiera di produzione della biomassa, anche con analisi e controlli sul campo. La società monitorerà gli sviluppi delle indagini offrendo ogni collaborazione all’A.G., e adotterà le più opportune iniziative legali a tutela della società medesima e dei propri dirigenti, ritenendosi parte lesa di eventuali truffe e raggiri che dovessero essere accertati nel corso del procedimento».