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Il gup del Tribunale di Cosenza, Giusy Ferrucci, ha fissato per il 7 ottobre 2025 l’udienza a carico di Mario Molinari, 45 anni, residente a Cosenza, accusato di omicidio stradale con l’aggravante della guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. I fatti risalgono al 25 agosto 2024, quando sulla Strada Provinciale 108 bis, in contrada Baracchella di Aprigliano, si verificò il tragico incidente in cui perse la vita Ilaria Mirabelli, fidanzata dell’ultrà rossoblù.
Secondo la richiesta di rinvio a giudizio depositata il 3 giugno scorso dalla procura di Cosenza, Molinari avrebbe guidato l’auto – una Volkswagen UP – in condizioni di totale alterazione psico-fisica: con un tasso alcolemico di 2 g/l al momento del sinistro, ridottosi a 1,09 e 1,13 nelle due prove successive, e sotto l’effetto di cocaina, come confermato dagli esami tossicologici. A ciò si aggiungeva una velocità di circa 80 km/h, ben superiore al limite consentito di 50 km/h.
La dinamica dell’incidente: uscita di strada e ribaltamento
Per il pm Donatella Donato, che ha ricostruito il sinistro mortale, Molinari, violando più norme del Codice della Strada, avrebbe perso il controllo del veicolo, uscito fuori carreggiata, ribaltandosi. Durante la rotazione, Ilaria Mirabelli, sua passeggera, sarebbe stata sbalzata fuori dall’abitacolo e schiacciata tra la scocca dell’auto e il suolo.
Il decesso è stato causato da fratture multiple e profonde lesioni interne: lacerazione del polmone e del pericardio, collasso del diaframma, versamento pleurico con oltre un litro di sangue nei polmoni. Un impatto devastante, reso ancor più grave – secondo l’accusa – dalla completa inadeguatezza dello stile di guida di Molinari alle condizioni stradali.
Le condotte
Le condotte contestate a Mario Molinari riguardano la guida a velocità non prudenziale; l’assenza di controllo del veicolo; la mancata attenzione alle condizioni della strada e lo stato di alterazione psicofisica per alcol e droghe.
Ilaria Mirabelli e le persone offese
I familiari della vittima intendono costituirsi parte civile con gli avvocati Guido Siciliano e Salvatore Tropea. In udienza preliminare, Mario Molinari potrà scegliere di accedere a un rito alternativo, come l’abbreviato o farsi giudicare con il rito ordinario.
La richiesta di rinvio a giudizio arriva a distanza di qualche mese dall’avviso di conclusioni delle indagini preliminari. La procura, tuttavia, ha deciso di non attendere le motivazioni del Riesame di Catanzaro che, lo ricordiamo, ha annullato l’ordinanza cautelare, revocando gli arresti domiciliari.