Nel procedimento riguardante la morte del commerciante Costa a Corigliano arriva un nuovo passaggio giudiziario. Dopo l’assoluzione piena pronunciata il 30 maggio 2025 dalla Corte d’Assise di Cosenza, il Pubblico Ministero ha depositato l’appello contro il verdetto che aveva escluso ogni responsabilità per Salvatore Lagano, quarantacinquenne di Corigliano-Rossano.

La decisione dei giudici, presieduti da Paola Lucente con a latere Marco Bilotta, aveva riconosciuto la totale estraneità dell’imputato dal reato contestato. Lagano, assistito dagli avvocati Giuseppe Vena e Giuseppe Bruno, era tornato immediatamente in libertà dopo mesi trascorsi prima nel carcere di Castrovillari e successivamente ai domiciliari.

L’uomo aveva presenziato a tutte le udienze sostenendo la propria innocenza. In requisitoria il Pubblico Ministero, Veronica Rizzaro, aveva chiesto una pena di ventiquattro anni per omicidio volontario, posizione respinta dalla difesa durante il dibattimento.

Nel ricorso l’accusa chiede la riforma della sentenza e la rinnovazione dell’istruttoria, con la nomina di un perito per esaminare le lesioni alle mani di Lagano e arrivare a una condanna. Ora il fascicolo passa ai giudici della Corte d’Assise d’Appello di Catanzaro, chiamati a decidere sul futuro della vicenda