Nel 2011, l’allora Papa Benedetto XVI gli diede motu proprio la possibilità di celebrare soltanto in privato. Adesso manca il nulla osta da Roma, ma la salute dell’ex Cappuccino è precaria
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La notizia è rimbalzata per tutta Cosenza in pochi minuti. Il vescovo Checchinato acconsente alla richiesta dell’intera città e, in un’intervista a Repubblica, apre alla possibilità che Padre Fedele possa celebrare messa in pubblico. «Non appena si riprenderà, potrà farlo». All’ex Cappuccino venne data possibilità di celebrare già in privato nel 2011 dall’allora Papa, Benedetto XVI, che motu proprio diede l’ok al frate. Fino all’iniziativa di Ratzinger, infatti, Padre Fedele non poteva celebrare neanche privatamente.
Il tutto è da far risalire all’atto di disobbedienza che il frate ebbe quando il suo stesso ordine gli chiese di trasferirsi in Sardegna per essere accolto da un altro superiore o da un’altra Diocesi. Ordine che Padre Fedele, sbandierando la propria innocenza (gli diedero ragione sia il secondo sia il terzo grado di giudizio), rifiutò di eseguire. Da qui arrivò la sospensione dall’ufficio dei sacramenti, revocata in sede privata da Benedetto XVI.
L’iter di Roma, lo stand-by e lo sblocco: ma Padre Fedele è in condizioni complesse
C’è un però, ovverosia che nessuna Diocesi in Calabria avrebbe potuto accogliere Padre Fedele dopo la disobbedienza. Al frate venne dunque chiesto di trovare un’altra Diocesi, un’altra realtà pronta ad accoglierlo. Ma Padre Fedele volle restare con tutte le proprie forze nel capoluogo bruzio, sempre cosciente della propria innocenza poi confermata dalle sentenze successive in secondo Appello e in Cassazione. Il che ha creato una situazione di stand-by per la quale l’ex Cappuccino poteva celebrare, ma soltanto privatamente.
Una situazione che si è trascinata fino a oggi, quando i problemi di salute del frate hanno mosso un appello pubblico rilanciato da più parti. Oggi il Vescovo di Cosenza ha dunque aperto a questa possibilità: «Non appena si riprenderà, potrà dire messa». Ma le condizioni di salute del frate sono state a più riprese definite complesse. Insomma, l’appello è arrivato a destinazione. La speranza è che non sia troppo tardi perché Padre Fedele possa celebrare, come desidera, una messa pubblica.