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Alle prime ore dell’alba di oggi, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Crotone hanno posto fine alla latitanza di Antonio Anania, classe 1973. L’uomo era stato condannato, il 20 giugno 2024, a 9 anni e 8 mesi di reclusione per “associazione a delinquere di tipo mafioso” nell’ambito del procedimento penale derivante dall’indagine denominata “Stige”. Anania, dichiarato latitante dalla Corte d’Appello di Catanzaro lo scorso 30 settembre, aveva fatto perdere le proprie tracce, sottraendosi all’esecuzione della pena residua di 5 anni, 11 mesi e 21 giorni.
La latitanza e l’operazione di cattura
La cattura è stata resa possibile grazie a un’intensa attività investigativa condotta dai Carabinieri a seguito del rigetto, da parte della Suprema Corte di Cassazione, dei ricorsi presentati dagli imputati condannati con rito abbreviato. Durante i mesi di giugno e agosto 2024, il Comando Provinciale di Crotone aveva effettuato una serie di operazioni per eseguire i provvedimenti di arresto, ma Anania era riuscito a sfuggire, nascondendosi.
Questa mattina, grazie a un’indagine meticolosa, i militari hanno localizzato il latitante in un complesso residenziale situato in via Trilussa a Cirò Marina. Anania si trovava nell’abitazione di un congiunto, dove si era rifugiato per eludere le forze dell’ordine. L’operazione, a cui hanno preso parte 20 militari appartenenti al Nucleo Investigativo e all’Aliquota Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia locale, si è conclusa con successo senza incidenti.
Gli sviluppi dell’indagine
Dopo l’arresto, Anania è stato trasferito nella Casa Circondariale di Catanzaro, dove resterà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Questo risultato rappresenta un ulteriore colpo inflitto alla criminalità organizzata calabrese, evidenziando l’impegno delle forze dell’ordine nel contrasto alle attività mafiose e nel garantire l’esecuzione della giustizia.