Il gip ha disposto la custodia in carcere per un uomo e una donna accusati in concorso di tentato omicidio, atti persecutori e danneggiamento aggravato
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La sede del tribunale di Cosenza
Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Cosenza, Claudia Pingitore, ha convalidato l’arresto di T. M., 43 anni, originaria di Tropea ma residente a Rende, e di D. E. P., 33 anni, nato in Germania e domiciliato a Cosenza, disponendo per entrambi la custodia cautelare in carcere. I due sono accusati - in concorso - dei reati di tentato omicidio, atti persecutori e danneggiamento aggravato, con l’aggravante della recidiva per la donna.
Secondo la ricostruzione della Procura di Cosenza, nella serata del 3 novembre 2025 i due indagati avrebbero tentato di uccidere due coniugi portando una bombola di gas da 9,9 chili davanti all’ingresso della loro abitazione, in una palazzina situata nel centro storico di Rende. Dopo aver pronunciato frasi minacciose come «questa sera siete morti, fatevi il segno della croce» e «morirete carbonizzati», avrebbero aperto il regolatore della bombola lasciando fuoriuscire il gas, tentando per due volte di accendere una fiamma con un accendino quando l’ambiente era già saturo. Solo il mancato innesco ha evitato una possibile esplosione.
L’episodio, secondo l’accusa, si inserisce in un contesto di presunte minacce e vessazioni reiterate nei confronti della coppia, proseguite nel tempo con insulti e aggressioni verbali. La donna, in particolare, avrebbe più volte rivolto alla vittima espressioni come «ancora non sei morto» e «ti spacco la testa così tuo figlio ti vede morta», generando un perdurante stato di ansia e costringendo i due coniugi a modificare le proprie abitudini di vita.
La notte dell’aggressione, la coppia avrebbe anche danneggiato una Ford Fiesta, infrangendo i vetri e ammaccando la carrozzeria, mentre continuavano a proferire minacce contro di lui e la moglie.
L’indagine, coordinata dalla Procura di Cosenza, è nella fase delle indagini preliminari e gli addebiti dovranno essere verificati nel contraddittorio tra le parti. Dopo la convalida, il gip Pingitore ha disposto la prosecuzione della custodia in carcere per entrambi gli indagati, attualmente detenuti rispettivamente nelle case circondariali di Castrovillari e Cosenza.

