La sesta sezione penale della Suprema Corte di Cassazione ha annullato con rinvio l’ordinanza di conferma del Riesame di Catanzaro relativamente alla posizione di Umile Lanzino, uno degli indagati dell’operazione “Reset“. Gli ermellini hanno accolto il ricorso presentato dall’avvocato Gianluca Garritano.

“Reset”, le accuse a Umile Lanzino

Lanzino, agli arresti domiciliari dal 1 settembre 2022, è accusato di turbativa d’asta aggravata dall’agevolazione mafiosa. Per la Dda di Catanzaro, Umile Lanzino, in concorso con Adolfo D’Ambrosio, Danilo Bartucci, Ivan Montualdista e Giuseppe Cirillo, avrebbe turbato «lo svolgimento dell’asta pubblica tenutasi presso la sala d’Aste del Giudice di Pace di Cosenza, e, in particolare, la vendita senza incanto, con modalità telematica” di alcuni immobili assegnati a Giuseppe Cirillo, ma secondo la tesi accusatoria, su richiesta di Bartucci, D’Ambrosio, sia direttamente che con l’intermediazione di Lanzino e Montualdista, avrebbe veicolato messaggi a Cirillo, convincendolo a rinunciare all’acquisto dell’immobile rendese. Ora servirà un nuovo giudizio davanti al Riesame di Catanzaro per inquadrare correttamente le condotte dell’indagato Umile Lanzino.