Gli indagati sono accusati di rissa aggravata e, a vario titolo, di tentato omicidio, lesioni aggravate e porto d’armi. Lo zio di Filippo, Giuseppe Verterame è stato, a sua volta, colpito con altri fendenti tanto da perdere un pollice
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È accusato di omicidio volontario, tentato omicidio, lesioni personali aggravate, porto di armi e rissa aggravata Giuseppe Paparo, 29 anni, di Isola Capo Rizzuto. Sarebbe stato lui, secondo le accuse provvisorie formulate dal sostituto procuratore di Crotone, Pasquale Festa, a sferrare, con un coltello da cucina, martedì scorso, un colpo all’altezza del collo di Filippo Verterame, 22 anni, gestore del lido inclusivo OnThe Beach, causandone la morte dopo due giorni di agonia.
Allo stesso tempo Paparo è accusato anche di tentato omicidio perché si sarebbe avvicinato all’auto di Giuseppe Verterame, zio di Filippo, dove avrebbe sferrato col coltello da cucina tre fendenti diretti al busto del 57enne, senza riuscire a cagionarne la morte perché il l’uomo si sarebbe riparato il corpo con le braccia ricevendo però delle ferite al braccio sinistro, all’ascella sinistra e subendo l’amputazione del pollice della mano destra.
Con lo stesso coltello Giuseppe Paparo avrebbe colpito all’avambraccio sinistro Alessandro Bianco, 44 anni, cugino della vittima, intervenuto durante l’alterco. Per questo episodio vengono contestate le lesioni personali aggravate.
È accusato di tentato omicidio anche Giuseppe Verterame, 57 anni, il quale avrebbe ripetutamente colpito in direzione dell’addome e del torace Giuseppe Paparo, il quale avrebbe opposto una strenua difesa riportando una ferita lacero contusa alla mano destra e la perforazione del polmone destro.
Giuseppe Verterame è accusato, altresì, di lesioni aggravate per aver colpito Francesco Paparo, 60 anni, zio di Giuseppe Paparo, con un fendente all’avambraccio sinistro.
Giuseppe Verterame deve rispondere di porto di armi e rissa aggravata.
Di rissa aggravata sono accusati tutti coloro (compresi Francesco Paparo Alessandro Bianco e Antonio Paparo, 41 anni) che martedì scorso avrebbero preso parte allo scontro avvenuto nel piazzale vicino al lido OnTheBeach di località Le Cannella di Isola Capo Rizzuto. Carmine Verterame, 54 anni, padre di Filippo, è anch’egli indagato a piede libero. Lo scontro sarebbe stato scatenato, da quanto si apprende, dall’arrivo del giovane Filippo alla struttura. Il ragazzo, giungendo da una strada sterrata, avrebbe sollevato molta polvere con l’auto causando fastidio e nervosismo e la successiva reazione da parte di Giuseppe Paparo.
Queste le accuse, al momento provvisorie, formulate verso gli indagati nell’atto di conferimento dell’incarico al medico legale, che avverrà domani mattina, per eseguire l’autopsia sul corpo della vittima. Tutti gli indagati hanno facoltà di nominare i propri consulenti tecnici.
Francesco Paparo e Antonio Paparo, sono difesi dall’avvocato Francesco Sacco; Giuseppe Paparo è difeso dall’avvocato Domenico Magnolia; Carmine Verterame è difeso dall’avvocato Francesco Oppido; Giuseppe Verterame è difeso dagli avvocati Mario Lucente e Francesca Buonopane; Alessandro Bianco è difeso dall’avvocato Tiziano Saporito.