A lanciare l’allarme il consigliere provinciale di Bisignano Andrea Algieri: «Aumentiamo l’installazione di barriere protettive»
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Il problema degli ungulati resta sempre delicato nei territori cratensi. I paesi vallivi attraversati dal fiume, soprattutto a vocazione agricola, stanno soffrendo una vera e propria emergenza dovuta all’avanzare degli animali che indisturbati – e in proliferazione crescente – fanno razzia dei terreni. I cinghiali sono tornati e anche nelle serate estive non è difficile notarli ai bordi delle strade, per poi irrompere all’interno dei vasti terreni degli agricoltori.
I seminati diventano così illusioni, i cinghiali particolarmente ghiotti di mais e cereali fanno razzia e mettono gli agricoltori in ginocchio. Un danno ormai incalcolabile, che non riguarda solamente una o due aziende agricole quanto quasi un intero comparto. Proprio per questo, il consigliere comunale e provinciale Andrea Algieri ha sollevato nuovamente all’attenzione il problema, richiedendo un’accelerazione dell’iter sul piano straordinario contro l’emergenza causata da questi animali.
IIl consigliere provinciale di Bisignano ha aggiunto: «Questa non è polemica o una speculazione politica, ma chi di dovere deve accelerare e gestire quest’emergenza, ascoltando maggiormente le esigenze degli agricoltori. Sollecito ad adottare misure più efficaci per contenere questo brutto fenomeno, aumentiamo l’installazione di barriere protettive e applichiamo interventi concreti sui nostri territori per mettere al riparo gli agricoltori. Serve necessariamente un coordinamento tra i vari enti e applicare delle misure alla svelta, è davvero un peccato ascoltare con sofferenza quanto ci dicono gli amici agricoltori, che vedono in fumo il loro lavoro».
Anche per migliorare la viabilità della zona e dare anche una maggiore funzionalità alle arterie principali per Algieri serve un’approfondita pulizia dei fossi di scolo: «Compito che tocca al Consorzio di bonifica, per quanto riguarda la SP239. L’attuale situazione di incuria registrata limita decisamente la visibilità, senza un’adeguata ripulitura si possono creare pericoli e vanno perciò lavorati al più presto. La situazione non è felice, la zona di transito da Campovile per Mongrassano, ma anche quella interna per raggiungere San Tommaso non è delle migliori».