Mentre l’anno volge al termine, il servizio pubblico sceglie di puntare su una narrazione che unisce la leggerezza della commedia romantica alla profondità dei territori interni italiani. Martedì 30 dicembre, in prima serata su Rai 1, debutta "La Voce di Cupido", scritto da Maria Sole Limodio e Pietro Seghetti, regia di Ago Panini. Il film, una produzione Pepito Produzioni in collaborazione con Rai Fiction e prodotta da Agostino Saccà, si inserisce nel fortunato filone "Purché finisca bene", con un’estetica e una forza territoriale inedite.

Il volto di una Calabria autentica

Al centro della scena non c'è solo Paola Cecchi (interpretata da una magnetica Chiara Francini), ma l’intero altopiano della Sila. La scelta delle location non è un semplice sfondo decorativo, ma una precisa dichiarazione d’intenti poetica. La regia di Panini esplora una Calabria "tutta da scoprire", fatta di boschi incontaminati, nebbie persistenti e motel di frontiera, creando un cortocircuito visivo tra l’asfalto del lavoro quotidiano e la natura selvaggia del cuore calabrese.

«Una commedia romantica che si svolge tra sfasciacarrozze e boschi è una tentazione irresistibile – ha dichiarato il regista – perché permette di mescolare i codici della commedia a luci, montaggio e musiche che rimandano a qualcosa di nuovo, divertente e mai banale».

Andrà in onda martedì 30 dicembre alle 21.30 su Rai Uno il film "La Voce di Cupido" con protagonista Chiara Francini. L'opera, che si presenta come una commedia romantica, è ambientata tra i suggestivi scenari della Sila

Dignità e Tradizione: la storia di Paola e del suo "Armando"

La trama segue le vicende di Paola, una donna che sfida i pregiudizi di un settore prettamente maschile ereditando il camion del padre, battezzato significativamente "Armando". È una storia di famiglia e di eredità, sia materiale che morale. La Francini descrive il suo personaggio come un archetipo della donna moderna: profondamente tradizionale nei valori, ma estremamente libera nelle scelte.

«È la storia di un lavoro fondamentale, quello dei camionisti, che ha a che fare con la dignità», spiega l’attrice. Il legame tra la protagonista e il suo mezzo di trasporto diventa il perno di un viaggio fisico ed emotivo attraverso le strade tortuose e affascinanti della provincia calabrese, dove il cast — che annovera nomi come Giorgio Marchesi, Michele Rosiello, Roberto Scorza, Mattia Procopio, Max Mazzotta, Giacomo Pozzetto, Francesca Giovannetti, Salvatore Langella, Gianni Franco e con la partecipazione di Alessio Praticò — dà vita a un microcosmo di umanità verace.

Tv come volano per il territorio

L'opera è stata realizzata con il contributo del Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell'audiovisivo, sottolineando l'importanza della Calabria come hub attrattivo per le grandi produzioni nazionali. La televisione si conferma così uno strumento cruciale per la promozione territoriale, capace di restituire un’immagine della regione lontana dagli stereotipi e vicina, come dice la stessa Francini, "alla verità".

L'invito dell'attrice è un appello all’intera regione: «Spero che tutta la Calabria guarderà questo film, una terra a cui sono incredibilmente legata. In queste immagini c'è il profumo della Sila, la sua forza e tutto l'amore che nutro per questa regione». 

L'appuntamento è fissato per il 30 dicembre: una serata in cui la Sila si trasformerà nel palcoscenico di un'Italia che lavora, ama e non dimentica le proprie radici.