Alla guida della Cna della provincia di Cosenza Michele Marchese è approdato nello scorso mese di luglio, con le idee chiare sulle priorità da mettere in agenda e con la consapevolezza della importanza, per il territorio locale e regionale, dell’insieme dei soggetti economici aderenti alla Confederazione Nazionale degli Artigiani, patrimonio imprenditoriale e sociale irrinunciabile e che merita attenzione e sostegno da parte delle istituzioni.

Peraltro la Cna si appresta a spegnere le 80 candeline: la sua sigla è rimasta invariata fin dal 1946. Un traguardo che non tutte le associazioni datoriali e di categoria possono vantare. «In Calabria la nostra organizzazione è particolarmente radicata – ha detto Michele Marchese nello spazio intervista del nostro network – siamo presenti con una sede regionale ed articolati anche nelle cinque province, punto di riferimento dei nostri iscritti».

La congiuntura non è semplice, ma al di là delle questioni prettamente legate al momento di crisi che si trascina in Calabria come nel resto del Paese, il presidente di Cna Cosenza ha un pallino in testa: quello della formazione della nuova forza lavoro necessaria per garantire il ricambio generazionale: «È un problema con cui tutte le nostre aziende stanno facendo i conti – afferma – Perdono personale a causa dei pensionamenti e non riescono a trovare il giusto rimpiazzo. Se va avanti così ci ritroveremo con la produzione bloccata a causa della carenza di maestranze».

Il presidente di CNA Cosenza: «Quest'anno puntiamo a 140mila visitatori

Un paradosso in una terra assetata di lavoro. Secondo Marchese si tratta anche di una questione di mentalità: «I nostri ragazzi studiano, frequentano le scuole, poi l’università, si laureano e poi magari si trovano con le porte sbarrate e costretti o a partire oppure a ripiegare su occupazioni che non soddisfano le loro aspirazioni né professionali, né economiche.

Secondo me ai giovani bisogna offrire un percorso alternativo: quello della formazione professionale che può essere comunque contestuale allo studio. Anche nel mondo della scuola deve esserci una rivoluzione: un quattordicenne non è ancora maturo per decidere a quale scuola secondaria di secondo grado iscriversi. Non ha ancora una idea di quale sarà la propria prospettiva lavorativa».

Sui percorsi di alternanza scuola-lavoro poi Marchese esprime le proprie perplessità: «Non producono i benefici auspicati. La formazione spesso rimane sulla carta. Io stesso opero nell’ambito dell’automotive e mi trovo in difficoltà quando metto alla prova figure in possesso di attestazioni professionali ma che poi nella pratica non sono adeguate a svolgere determinate mansioni». Intanto in questo periodo la Cna è promotrice dell’attesa manifestazione della festa del Cioccolato in programma a Cosenza dal 24 al 26 ottobre: «Siamo giunti alla 22esima edizione – ricorda Marchese - È una festa consolidata con maestri cioccolatieri provenienti da diverse regioni d’Italia e quest’anno anche dalla Francia.

Non una semplice esposizione del cioccolato; per me è addirittura una passeggiata terapeutica, perché rigenerante. Si ritorna a bambini in questi tre giorni in cui si incontra l'artigianato, ma anche la tradizione, l'innovazione e incontriamo anche la cultura, perché attraverso alcuni laboratori didattici si racconta il ciclo di produzione del cioccolato, dall’estrazione dei semi di cacao, alla essiccazione, alla trasformazione. Quest’anno speriamo di arrivare ai 180 mila visitatori».