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Fan accampatisi sotto le transenne con ore di anticipo ai numerosi curiosi impazienti di vivere una serata di musica live, il tutto all’ombra dell’arco di San Francesco. Ad aprire il concerto, Adriana con la sua band, promessa locale che, nonostante la giovane età, ha già affrontato palchi importanti tra cui le finali di Supernova, del Color Fest (presso il Mood Summer) e dello Sziget Festival.
La cantautrice ha incantato il pubblico con i suoi brani inediti, tra cui: “Backpack”, “Darling” e l’ultimo singolo pubblicato (in attesa dell’EP di prossima uscita): “No Confidence”. In poco meno di un’ora, superata la sana timidezza iniziale, Adriana ha coraggiosamente dimostrato quanto sia necessario dare spazio e sostegno agli artisti emergenti per scoprire e incoraggiare un territorio che ha tanta voglia di esprimersi ma poche occasioni per farlo. Sono le 23 circa quando, tra i cori delle migliaia di persone presenti, ha inizio l’attesissimo live di Eman: due album alle spalle, numerosi sold out in giro per l’Italia, la partecipazione al Primo Maggio di Roma ed un EP (Distratto) uscito proprio quest’anno.
Per oltre un’ora e mezza l’artista è stato accompagnato dal pubblico che ha cantato ogni singola parola delle sue canzoni: “Giorno e notte”, “Icaro”, “Insane”, “Amen”, “Il mio vizio”, la scaletta ha dato spazio sia alle sue produzioni più “datate” che agli ultimi brani pubblicati, confermando – ancora una volta – l’elevata empatia che l’artista riesce a stabilire in sede live. La forza più grande di Eman sta proprio nel contatto intenso che crea con la gente, la sua gente che lo acclama e lo apprezza non solo per voce e musicalità, ma anche per i testi profondi, intrisi di passione e rabbia, di sentimento e attualità, di critica, ironia e provocazioni che delineano i tratti di un artista orgogliosamente “nostro” che non si lascia sfuggire qualche verso orgogliosamente in dialetto.

Finito il concerto, la piazza di Paola ha ballato per due ore scatenandosi con il dj set di Rioma, anch’egli figlio della città del Santo e famoso nell’ambiente hip hop/rap calabrese per i suoi set e per la passione che traspare da ogni esibizione. Riaccese le luci e con l’adrenalina ancora in corpo, resta una serata indimenticabile per Paola e per i tanti intervenuti da tutta la Calabria, organizzata grazie all’intesa ed alla collaborazione tra due associazioni locali: Trupija City Lab, collettivo di ragazzi che da mesi macina successi promuovendo eventi e musica alternativa, e A.M.B. Appennino Calabrese.