PornHub, YouPorn e OnlyFans tra i siti soggetti al blocco in Italia: entreranno in vigore le nuove regole del Decreto Caivano per proteggere i minori online
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Dal 12 novembre 2025, in Italia non sarà più possibile accedere liberamente a 48 siti pornografici, tra cui PornHub, YouPorn e OnlyFans. L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AgCom) ha pubblicato l’elenco dei portali soggetti all’obbligo di verifica dell’età, misura prevista dal Decreto Caivano per proteggere i minori dall’accesso ai contenuti per adulti.
Il provvedimento, formalizzato con la delibera 96/25/CONS, segna un passo concreto verso l’attuazione delle nuove norme di sicurezza digitale e di tutela dei minori online.
La delibera si inserisce nel quadro dell’articolo 13-bis del Decreto Caivano, approvato nel 2023, che impone ai gestori di piattaforme pornografiche di accertare la maggiore età degli utenti prima di consentire l’accesso ai contenuti.
Il testo AgCom definisce i criteri tecnici per garantire controlli efficaci, superando il vecchio sistema di autocertificazione e introducendo un modello di verifica digitale certificato da soggetti terzi. I gestori dei siti, anche se con sede all’estero, hanno avuto sei mesi di tempo per adeguarsi alle nuove disposizioni.
Come funziona la verifica dell’età
Il sistema approvato da AgCom prevede che la verifica dell’età sia gestita da soggetti indipendenti e non direttamente dal portale visitato. In questo modo, il sito pornografico non riceve dati personali dell’utente, garantendo un livello di riservatezza e sicurezza elevato. L’accesso sarà consentito solo tramite SPID, Carta d’Identità Elettronica (CIE) o sistemi equivalenti conformi alla normativa europea sull’identità digitale.
Ogni sessione di accesso prevede una autenticazione indipendente, che impedisce il riutilizzo dei dati e riduce i rischi di violazione della privacy.
Uno degli aspetti più innovativi della misura è il cosiddetto “doppio anonimato”: il soggetto che verifica l’età non conosce il sito di destinazione; la piattaforma non riceve alcuna informazione personale sull’utente. Questo modello, già adottato in altri Paesi europei, punta a bilanciare la protezione dei minori con la tutela dei dati sensibili, raggiungendo un livello di sicurezza analogo a quello dei servizi bancari digitali.
Nella lista AgCom figurano 48 portali internazionali che diffondono contenuti pornografici. Entro il 12 novembre, dovranno implementare i sistemi di verifica dell’età previsti dalla normativa.
L’Autorità effettuerà controlli periodici per accertare il rispetto delle regole e potrà disporre sanzioni progressive in caso di inadempienza: dall’ammonimento fino al blocco temporaneo o permanente dei siti accessibili dall’Italia. «L’obiettivo – si legge nel provvedimento – è rafforzare la tutela dei minori e promuovere un uso consapevole della rete, garantendo un equilibrio tra libertà di accesso e responsabilità digitale».

