Le regole per Natale e Capodanno sono al vaglio del Governo che nella giornata di oggi dovrebbe sciogliere le riserve sul nuovo DPCM che sarà in vigore dal 24 dicembre fino, forse, al 3 gennaio 2021, rispetto al primo orientamento che estendeva la zona rossa fino al 7 gennaio. Nonostante la grande preoccupazione degli scienziati per i casi giornalieri, e soprattutto per l’alto numero di morti, il CTS e il Governo starebbero pensando a misure mirate per permettere agli anziani di non rimanere soli. 

Secondo quanto riporta Repubblica, infatti, dovrebbero essere consentiti incontri tra congiunti non conviventi soltanto per il primo e secondo grado di parentela. Genitori e figli, dunque, nonni e nipoti, fratelli (e/o sorelle). Sono esclusi zii, cugini e amici. Esclusi zii e cugini. Questa deroga, inoltre, sarebbe consentita al massimo a due persone. In poche parole, un figlio che va a trovare un padre, ad esempio, non dovrebbe muoversi con più di un membro della famiglia per volta. Un modo per garantire che anche chi ospita, lo faccia aprendo la casa al massimo a due familiari non conviventi.

I giorni alterni in zona rossa

Dal 24 al 27 dicembre, dal 31 dicembre al 3 gennaio. Sarebbero queste le fasce giornaliere in cui sarebbe in vigore la zona rossa in tutta Italia. Conte intende non cedere su questa linea, ma Dario Franceschini, Roberto Speranza e Francesco Boccia chiedono maggiore rigore al premier, invocando un lockdown totale dal 24 dicembre al 6 gennaio, accompagnato anche dallo stop ai movimenti extracomunali dal 21 dicembre. La speranza è che il premier permetta almeno di allargare la zona rossa alle date del 5-6 gennaio (un prefestivo, un festivo) oppure di includere nel blocco il 28-30 dicembre, che al momento resterebbero zona gialla. Con negozi aperti, dunque, ristoranti e bar operativi fino alle 18, circolazione consentita all’interno della Regione.