Fonti mediche: i piccoli colpiti mentre si riparavano in tende per sfollati. Allarme carestia “livello 5” lanciato dall’ONU
Tutti gli articoli di Italia Mondo
PHOTO
Un villaggio completamente distrutto a Gaza
Tragedia nelle prime ore del mattino a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza, dove un raid aereo israeliano ha colpito un’area di tende per sfollati palestinesi. Secondo fonti mediche dell’ospedale del Kuwait, almeno quattro bambini sono stati uccisi e numerosi altri feriti.
La notizia, riportata da Al Jazeera, arriva in un contesto di violenze crescenti.
Netanyahu e l’offensiva a Gaza City
Alla vigilia dell’attacco, il ministro della Difesa israeliano Israel Katz aveva minacciato Hamas: «Le porte dell’inferno si apriranno presto sugli assassini e gli stupratori di Hamas a Gaza».
L’esercito israeliano (Idf) prosegue l’operazione su vasta scala voluta dal premier Benjamin Netanyahu. I carri armati sono entrati nel quartiere di Sabra, a Gaza City, dove continuano i combattimenti.
Bilancio di sangue
Secondo le stime fornite da fonti ospedaliere e citate da Al Jazeera, il numero dei morti di oggi a Gaza è salito a 51. Almeno 16 delle vittime sarebbero state uccise mentre si trovavano in fila alla ricerca di aiuti umanitari.
L’allarme carestia
Sul piano umanitario, la situazione si aggrava. L’Integrated Food Security Phase Classification (IPC), organismo sostenuto dalle Nazioni Unite, ha certificato una carestia di livello 5, il massimo grado di insicurezza alimentare.
Il fenomeno è già confermato nel governatorato di Gaza, che include Gaza City e le zone circostanti, e potrebbe estendersi a Deir al-Balah e Khan Younis entro la fine di settembre.
Netanyahu non arretra
Secondo fonti militari citate dal quotidiano israeliano Maariv, Netanyahu non avrebbe intenzione di interrompere le operazioni militari: «Il premier capisce che senza portare a termine il piano, il governo non sarà in grado di reggere e rischierà di crollare».