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Oggi, 17 gennaio 2025, nuovi problemi si sono verificati sulla linea ferroviaria dell’Alta Velocità Roma-Napoli, già bersaglio di critiche e polemiche negli ultimi tempi. Dalle 7:40, a causa di un guasto alla linea nei pressi di Cassino, la circolazione è stata rallentata in direzione Napoli, causando ritardi fino a 20 minuti per i treni ad alta velocità.
Ritardi e disagi sulla Roma-Napoli
Nonostante l’intervento tempestivo dei tecnici, che ha permesso di risolvere il problema intorno alle 9, l’accumulo di ritardi ha provocato slittamenti e attese per numerosi viaggiatori, specialmente durante la fascia oraria mattutina, una delle più frequentate da chi si sposta tra Roma e Napoli.
Fs e l’ipotesi di sabotaggio
Questi guasti si inseriscono in una serie di inconvenienti che stanno colpendo le principali direttrici dell’Alta Velocità, alimentando sospetti e polemiche. Fs ha recentemente presentato un esposto-denuncia per ipotizzare il sabotaggio, dichiarando che alcuni episodi sembrano verificarsi in modo anomalo durante le fasce orarie di maggiore traffico.
Secondo quanto riportato nel documento trasmesso alla Digos di Roma, le caratteristiche dei guasti – per orari, modalità e frequenza – sollevano dubbi significativi. L’informativa è stata inoltrata alle autorità competenti, che stanno indagando per verificare l’eventuale natura dolosa dei problemi tecnici.
Guasti e disservizi frequenti
Gli episodi di disservizio non si limitano alla Roma-Napoli. Negli ultimi mesi, guasti e rallentamenti si sono verificati anche sulla linea Roma-Firenze e sulla rete ferroviaria tradizionale attorno al nodo di Roma. Solo due giorni fa, ulteriori interruzioni hanno coinvolto numerosi pendolari, esasperando il malcontento tra gli utenti.
Le polemiche politiche
La situazione critica delle infrastrutture ferroviarie ha inevitabilmente generato polemiche politiche. Stefano Donnarumma, amministratore delegato di Fs, è stato al centro delle discussioni per alcune dichiarazioni rilasciate in una conferenza a Roma: «Il disagio di un migliaio di persone non può essere raccontato come “disastro”. Spostiamo milioni di passeggeri ogni giorno», aveva affermato, suscitando reazioni controverse.
L’ex premier Matteo Renzi ha chiesto le dimissioni di Donnarumma, mentre il ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha difeso l’operato di Fs, attribuendo i problemi a decenni di gestione inadeguata: «Stiamo investendo 100 miliardi di euro per recuperare i danni del passato, con oltre 1.200 cantieri attivi per migliorare le infrastrutture ferroviarie. Renzi, invece di accusare, non aveva detto che si sarebbe ritirato dalla politica?»
Taglio delle corse dell’Alta Velocità
In attesa che i lavori del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) migliorino la situazione, Trenitalia sta valutando un taglio temporaneo delle corse dell’Alta Velocità. L’obiettivo è ridurre i disagi eliminando i treni con un basso tasso di riempimento, specialmente negli orari meno trafficati.
Una crisi da risolvere
La rete ferroviaria italiana, in particolare l’Alta Velocità, è sotto pressione. Se da un lato i guasti tecnici rappresentano una sfida operativa, dall’altro l’ipotesi di sabotaggio aggiunge un livello di complessità che richiede interventi rapidi e decisi.
Mentre Fs e le autorità lavorano per risolvere i problemi e accertare eventuali responsabilità, i viaggiatori continuano a subire disagi che, inevitabilmente, mettono alla prova la fiducia nel sistema ferroviario nazionale.