Il giovane, già ai domiciliari, avrebbe abusato di un’80enne e l’avrebbe costretta a prelevare 500 euro. Fermato dai carabinieri dopo indagine lampo
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Una notte di terrore a Manziana, piccolo comune a nord della Capitale, si è conclusa con un arresto. Un giovane di 26 anni, residente a Bracciano e già noto alle forze dell’ordine, è accusato di aver violentato e rapinato una donna di 80 anni dopo essere evaso dagli arresti domiciliari. Ora si trova in carcere.
La ricostruzione dei fatti
Secondo le indagini, coordinate dalla Procura di Civitavecchia e condotte dai carabinieri della Stazione di Manziana insieme alla Sezione Operativa della Compagnia di Bracciano, l’aggressione si è consumata nella notte tra il 2 e il 3 agosto.
Il giovane si sarebbe introdotto nell’abitazione dell’anziana, che vive sola, armato di un coltello. Avrebbe minacciato la donna per farsi consegnare denaro e gioielli, ma di fronte al rifiuto l’avrebbe scaraventata a terra e sottoposta ad abusi sessuali.
Non pago, l’avrebbe costretta ad accompagnarlo fino a uno sportello bancomat, obbligandola a prelevare 500 euro in contanti, prima di fuggire a piedi. L’uomo avrebbe minacciato di morte l’anziana nel caso avesse denunciato l’accaduto.
Indagine lampo
La vittima, sotto shock, ha trovato la forza di denunciare. Gli investigatori hanno rapidamente ricostruito la dinamica grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona e ad altri elementi raccolti nell’abitazione.