Si è spento questa sera a Roma, all'età di 89 anni, Pippo Baudo, uno dei più iconici e longevi protagonisti della televisione italiana. Ad annunciare la notizia, fonti vicine alla famiglia, confermata dal suo storico legale e amico Giorgio Assumma.

Nato il 7 giugno 1936 a Militello in Val di Catania, Pippo Baudo ha attraversato sei decenni di storia televisiva, diventando un presenzialismo familiare per milioni di italiani. Laureato in giurisprudenza, ha scelto il palcoscenico e il piccolo schermo abbandonando la carriera legale per affermarsi come vero e proprio mattatore della Rai.

La sua carriera è costellata di successi che hanno segnato intere generazioni: tra gli show più celebri, "Settevoci", "Canzonissima", "Fantastico" e l'immancabile "Domenica In". Un elemento distintivo del suo percorso professionale è stato il Festival di Sanremo: Baudo lo ha condotto per tredici edizioni, divenendone anche direttore artistico in diverse occasioni.

Il suo talento si è manifestato anche come scopritore di grandi voci: Giorgia e Laura Pausini devono a lui una parte del loro successo. È celebre l’aneddoto in cui, durante un provino, scartò Rosario Fiorello con grande umorismo, ammettendo successivamente di aver fatto «una toppata gigantesca»

Nell’ultimo periodo, la sua presenza in pubblico si era fatta rara. Nel luglio scorso era emersa la sua quasi totale uscita di scena dalla televisione, a causa della senilità e dei problemi fisici legati all’età, in un contesto di lontananza rispettosa ma attenta da parte dei suoi fan.

Eredità culturale e televisiva

Pippo Baudo non è stato solo un presentatore: è stato un simbolo della nostra cultura popolare, capace di innovare la televisione e anticipare tendenze. Il suo stile misurato, la raffinatezza, la capacità di intuirsi e di valorizzare il talento degli altri lo hanno reso un faro per chi viene dopo.

Con la sua scomparsa, il piccolo schermo italiano perde una colonna portante. Ma rimangono i suoi programmi, le sue scelte audaci, le sue intuizioni e il suo spirito elegante.