Nel caso Nitag, la commissione sui vaccini, il ministro della Salute Orazio Schillaci ha scelto la soluzione drastica: revocare l’intero gruppo di lavoro nominato il 5 agosto per fornire pareri agli uffici ministeriali.

Non si è trattato di esonerare soltanto i due membri al centro delle polemiche, il pediatra Eugenio Serravalle e l’ematologo Paolo Bellavite, ma di rimuovere tutti e 25 gli esperti. Serravalle e Bellavite erano stati accusati di posizioni no vax; Bellavite ha però precisato di essere contrario solo all’obbligo vaccinale, non alla prevenzione in sé.

La comunità scientifica si era espressa duramente contro i due membri, inducendo il ministero a una retromarcia. Schillaci ha motivato la decisione come coerente con le sue convinzioni di medico e sostenitore della vaccinazione. Alcuni esponenti della maggioranza avrebbero preferito non modificare la composizione del Nitag.