Il Corriere della Sera pubblica una lettera scritta a mano dal carcere. L’assassino comunica ai giudici la decisione di non impugnare più la sentenza. «Sincero pentimento»
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Nella foto Giulia Cecchettin, uccisa da Filippo Turetta
Una lettera scritta a mano e una frase che cambia il corso del processo: «Rinuncio all’appello». Firmato Filippo Turetta. Lo scoop è a firma del Corriere della Sera. Il messaggio, destinato ai quattro uffici giudiziari di Venezia – Procura generale, Procura ordinaria, Corte d’assise e Corte d’appello – è arrivato negli ultimi giorni, a poche settimane dall’avvio del processo di secondo grado, fissato per il 14 novembre.
Filippo Turetta, oggi 24enne, accetta la condanna all’ergastolo pronunciata dalla Corte d’assise di Venezia nel luglio 2024, rinunciando di fatto a qualsiasi possibilità di revisione. Una decisione che arriva contro il parere dei suoi difensori, gli avvocati Giovanni Caruso e Monica Cornaviera, che avevano impugnato la sentenza sostenendo l’insussistenza della premeditazione.
Secondo la loro linea, Turetta non avrebbe pianificato il delitto, ma agito in preda a un impulso improvviso. I giudici di primo grado avevano invece riconosciuto la premeditazione, evidenziando come il giovane avesse “stilato una lista” e preparato ogni dettaglio dell’agguato contro l’ex fidanzata.
Nella lettera, Turetta parla di «sincero pentimento» e spiega di aver deciso di rinunciare all’appello per non dare l’impressione di cercare sconti di pena. Dietro la scelta, secondo fonti vicine al carcere, anche il clima di forte ostilità che lo circonda: l’aggressione subita da un altro detenuto, le minacce ricevute e la pressione mediatica costante.
Il processo d’appello si terrà
La procura di Venezia aveva a sua volta impugnato la sentenza, chiedendo il riconoscimento delle aggravanti della crudeltà e dello stalking. Il nuovo giudizio, quindi, si terrà ugualmente, ma solo sul ricorso della pubblica accusa.
Turetta, ricordiamolo, è reo confesso: fu arrestato il 25 novembre 2023 in Germania, dopo dieci giorni di fuga solitaria, mentre tentava di scappare a bordo della sua auto. «L’ho uccisa quando ho capito che non sarebbe più tornata con me».