Forse non tutti sanno che fra i vari record che detiene l’Università della Calabria c’è anche quello di essere stata la prima ad avere un corso di ingegneria gestionale. Erano i primi anni ’70, da allora molta acqua è passata sotto i ponti e il corso di laurea, fra i più ambiti tra gli studenti, continua a tenersi al passo con i tempi.

Ne abbiamo parlato con Giusy Ambrogio, Professore Associato di Tecnologie e Sistemi di Lavorazione e Presidente del Corso di Studi unificato di Ingegneria Gestionale. la docente, che vanta una ventennale esperienza scientifica nel settore manifatturiero. In particolare abbiamo discusso del Percorso d’Eccellenza avviato all’interno del suo corso di studi. Si tratta di un’attività extracurriculare, rivolta agli studenti più meritevoli selezionati attraverso un bando, svolta dai top manager di grandi multinazionali che portano ai ragazzi l’esperienza concreta svolta sul campo. Protagonisti di questo percorso, però, non sono solo le grandi aziende internazionali, ma anche alcune realtà calabresi che rappresentano un’eccellenza nel loro settore. Si tratta quindi di un percorso importante perché al di là della formazione, molto mirata e verticale, è un importante momento di incontro fra domanda e offerta di lavoro. Non accade di rado, infatti, che i ragazzi che seguono quei corsi alla fine ricevano diverse offerte di lavoro.

E’ un metodo innovativo in cui alla parte teorica si accompagna una più stringente e soprattutto si consolida il rapporto fra l’ateneo e le imprese, alcune delle quali finanziano anche la ricerca applicata all’interno dei protocolli previsti dall’Unical.

Gli effetti sono notevoli. Diversi ingegneri laureati ad Arcavacata sono manager di grandi aziende di vari settori, a dimostrazione della poliedricità del corso di laurea in Ingegneria gestionale. Per cui c’è chi lavora nel mondo del fashion con aziende come Dolce&Gabbana, chi nella logistica, chi invece ha deciso la strada dell’autoimprenditorialità.