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Parlare di diaspora sarebbe esagerato ma, in seguito agli esiti dell’ultimo congresso della Cgil, una frangia di iscritti fortemente ancorati a valori identitari della sinistra, ritenendo le posizioni del sindacato meno intransigenti che in passato rispetto alle scelte degli ultimi governi in tema di tutela dei diritti sociali ed occupazionali, guarda con particolare interesse al sindacalismo di base, che qualche storico dirigente della Camera del Lavoro ha già scelto come approdo naturale.
Tra questi a Cosenza, Pino Assalone, storico esponente della Cgil Scuola recentemente passato sotto le insegne di Unicobas: «Ci aspettavamo un riscatto sul piano dell’impegno nel contrasto di alcune decisioni assunte dalla politica nella direzione di una contrazione dei diritti dei lavoratori – spiega ai microfoni del nostro network – La Cgil ha un po’ abbandonato il suo Dna di sindacato di lotta vicino alle esigenze delle classi più deboli. Il sindacato di base va nella direzione di essere alternativi ai confederali con posizioni più radicali e quindi analoghe al nostro sentire».
Dai settori della scuola e dei trasporti i Cobas si sono allargati a numerosi altri comparti, rappresentando un’alternativa ai sindacati confederati nelle rivendicazioni sociali e occupazionali: «Mi farò promotore – afferma ancora Assalone – di un incontro con il sindacalismo di base territoriale e regionale per ragionare insieme sulle possibili convergenze utili a portare unitariamente le istanze urgenti dei calabresi sui tavoli dei decisori istituzionali. Con la politica vogliamo confrontarci apertamente e democraticamente, mantenendo però le nostre visioni e la nostra autonomia».