Tutti gli articoli di Lavoro
PHOTO
«Salutiamo con estrema soddisfazione la pronuncia della Corte Costituzionale con la quale la Consulta dichiara inammissibile il ricorso del Governo contro la legge Regionale dell’8 luglio 2024». E’ quanto dichiara l’avvocato Giuseppe Campanaro, dirigente sindacale del Csa Cisal e responsabile degli Enti strumentali della Regione Calabria.
«Leggendo la trascrizione integrale della seduta del 9 aprile 2024 della commissione consiliare Affari
istituzionali e generali – aggiunge il legale – è lapalissiana la posizione di chi, come noi, ha sostenuto l’iniziativa legislativa della Regione Calabria e di Azienda Calabria Verde afferente i lavoratori del comparto della Sorveglianza idraulica, riconoscendone meriti e coraggio. Con l’iniziativa legislativa in questione, tutti i dipendenti del comparto della sorveglianza idraulica che hanno voluto optare per un contratto pubblico lo hanno potuto fare compilando un semplice modulo di adesione alla manifestazione di interesse pubblicata da Calabria Verde, senza dover spendere soldi in ricorsi giudiziari lunghi e dispendiosi».
Campanaro lamenta che, oggi, dopo la pubblicazione della sentenza, qualcuno, che aveva prima pubblicamente osteggiato con comunicati e documenti quella iniziativa legislativa, vuole appropriarsi di meriti non suoi. «Tutti – afferma l’avvocato – ricordano la diffida fatta all’azienda Calabria Verde con la quale si diffidava l’ente a non contrattualizzare i dipendenti sostenendo che la legge regionale fosse illegittima. Per fortuna i dipendenti di Azienda Calabria Verde hanno l’intelligenza di capire chi ha sostenuto l’iniziativa legislativa della Regione Calabria, volendo fortemente che l’ordine del giorno a firma degli onorevoli Luciana De Francesco, Gianluca Gallo e Katia Gentile fosse approvato e chi ha tentato, in tutti i modi, che questo innovativo strumento legislativo venisse dichiarato incostituzionale».
«Ricordiamo – conclude il segretario territoriale – il mese di agosto 2024, allorquando a fronte di una immotivata diffida volta a bloccare la contrattualizzazione dei lavoratori, abbiamo riscontrato la fermezza del direttore generale di Azienda Calabria Verde, che, giustamente, ha tirato dritto per la propria strada credendo nella legittimità del proprio operato ed in quello della Regione Calabria. Grazie a questa e ad altre battaglie, alle ultime elezioni RSU, i lavoratori di Calabria Verde hanno tributato alla nostra organizzazione sindacale oltre il 43% dei consensi e noi, forti di questo mandato, faremo in modo di difendere i diritti dei lavoratori, distinguendo la mistificazione dalla realtà e dando risalto alla verità dei fatti contro la mistificazione dei fatti».