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«La UIL esprime profonda preoccupazione la situazione in cui versano i dipendenti dell’azienda
AMACO, che da ben due mesi non percepiscono lo stipendio, nonostante le rassicurazioni fornite
dal sindaco di Cosenza all’indomani del vertice avuto con il presidente della Regione Roberto
Occhiuto il primo giugno scorso. Come sindacato, abbiamo sostenuto in ogni occasione, anche in pubblico, il nuovo Amministratore nell’idea di dover tutti insieme fare quadrato attorno ad un’azienda importantissima per la città, sia per l’importante ruolo che svolge nel panorama cittadino ma soprattutto per tutelare una realtà occupazionale che dà lavoro a più di cento famiglie. Come UIL siamo stati chiari fin dall’inizio, non abbiamo mai caldeggiato soluzioni alternative al salvataggio della Società. Per noi dopo AMACO c’è solo e soltanto AMACO e i suoi lavoratori.
Tuttavia, nonostante il nostro sostegno e il grande sforzo messo in campo dai lavoratori per
continuare a garantire con serenità il servizio, la situazione ad oggi è insostenibile, le famiglie di
decine di dipendenti si trovano attualmente a vivere una condizione di grossissima precarietà
economica. Da due settimane, abbiamo richiesto un incontro urgente con l’amministrazione unico
per comprendere meglio lo stato di salute dell’azienda e capire i tempi reali per il pagamento delle
spettanze arretrate. Quello che serve capire è cosa sia “andato storto” dopo l’annuncio di
risoluzione da parte di Comune e Regione, dove stanno le responsabilità di questi ritardi
La mancanza di comunicazione e l’assenza di azioni immediate da parte di chi ha la responsabilità di
gestire, mettono a rischio la stabilità finanziaria e il benessere delle famiglie coinvolte. Temiamo che
l’esasperazione, causata da due mesi di mancato pagamento degli stipendi, possa sfociare
nuovamente in atti di protesta non controllabili.
I lavoratori hanno bisogno di risposte concrete e durature. Nessun livello politico può sentirsi
esonerato da responsabilità perché la vicenda Amaco ha tanti padri, i cui cognomi spesso
coincidono. Ci rivolgiamo quindi al sindaco di Cosenza e al Presidente della Regione Occhiuto, sollecitando un intervento immediato per risolvere questa gravissima situazione. Gli stipendi dei dipendenti AMACO devono essere pagati tempestivamente, garantendo loro la dignità e la sicurezza economica che meritano. Chiediamo che venga fissato al più presto un incontro con il sindacato per discutere delle misure da adottare per superare questa crisi e assicurare il futuro occupazionale dei dipendenti AMACO».