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Si è svolta, questa mattina, un’assemblea retribuita dei lavoratori presso il cantiere della Presila spa nel Comune di Rogliano. Nonostante la regolare convocazione, né l’amministrazione comunale di Rogliano – committente del servizio – né la società Presila hanno preso parte all’incontro. Durante l’assemblea, i dipendenti hanno espresso profonda preoccupazione per il continuo ritardo nel pagamento delle retribuzioni.
Alla data odierna risultano non corrisposte le mensilità di maggio e giugno 2025, oltre alla quattordicesima mensilità. «Si tratta di una situazione ormai ricorrente – rileva Antonio Domanico della Fit Cisl – già per il mese di aprile, solo a seguito di un nostro intervento e di un incontro con l’assessore e il vicesindaco, era stato possibile ottenere lo sblocco del pagamento da parte del Comune».
Nonostante Presila S.p.A. sia una società mista (51% privata, 49% pubblica) partecipata anche dallo stesso Comune, il sindacato afferma che «si assiste da tempo a un progressivo smantellamento operativo, che si traduce in gravi disservizi per la cittadinanza e un solo mezzo operativo disponibile. Recentemente, il Comune ha perfino attivato un servizio sostitutivo tramite altra ditta, collocando forzatamente in ferie i lavoratori Presila».
A peggiorare il quadro, è emerso che il personale sarebbe privo di sorveglianza sanitaria obbligatoria dal 2023, e dunque non in possesso dell’idoneità alla mansione, come previsto dal D.Lgs. 81/2008 sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. «Si tratta di una violazione gravissima – evidenzia Domanico – che espone i lavoratori a rischi inaccettabili».
Alla luce della gravità delle condizioni lavorative e organizzative, la Fit Cisl ha ufficialmente chiesto l’intervento urgente della Direzione territoriale del lavoro di Cosenza per l’adozione di provvedimenti di competenza su violazioni normative e mancati pagamenti, attivato la procedura di raffreddamento e proclamato lo stato di agitazione del personale del cantiere di Rogliano.