Il tema del caro viaggi torna al centro del dibattito politico e sociale, e questa volta a rilanciare l’allarme è l’assessore ai Trasporti del Comune di Cosenza, Damiano Covelli. Con un post dai toni netti, l’esponente dell’amministrazione comunale denuncia una situazione ormai insostenibile per migliaia di calabresi costretti a spostarsi dal Nord Italia verso la propria terra per studio o lavoro.

«Per migliaia di calabresi impegnati nel Nord Italia per studio o lavoro, il diritto al ricongiungimento familiare è diventato un lusso» scrive Covelli, puntando il dito contro l’aumento continuo dei prezzi dei biglietti ferroviari e aerei. Una dinamica che, secondo l’assessore, ha assunto caratteri apertamente speculativi e che «penalizza duramente tutti coloro che vivono lontano dai propri affetti».

Il messaggio dell’assessore è un vero grido d’allarme: «La voglia di tornare a casa non può avere un prezzo così ingiusto e fuori controllo». Covelli chiede quindi un intervento immediato, politico e normativo, per tutelare la mobilità dei fuori sede, spesso costretti a sostenere costi proibitivi per raggiungere la propria famiglia.

Il destinatario dell’appello è il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, accusato dall’assessore di un silenzio ingiustificato: «Il presidente Occhiuto non può continuare a stare in silenzio o fare finta di nulla. Intervenga con un’azione risolutiva e urgente nei confronti delle compagnie di trasporto, assumendo un ruolo di garante per i calabresi».