La consigliera interviene in aula e critica la scelta di Greco di chiudere la consiliatura per approdare alla Lega, parlando di delusione e mancate promesse
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Anna Morrone, consigliere comunale di Castrolibero
A Castrolibero si respira «aria di cambiamento». L’ultimo Consiglio comunale ha segnato un momento politico rilevante, quando la consigliera Anna Morrone ha scelto di prendere la parola per rivolgere gli auguri al sindaco - oggi consigliere regionale della Lega - Orlandino Greco, affiancando però un bilancio severo degli ultimi venticinque anni di amministrazione.
Un intervento dai toni rispettosi, ma carico di quella amarezza che, secondo Morrone, attraversa gran parte della comunità. La consigliera ha ricordato il lungo percorso politico di Greco, dagli inizi da giovane amministratore fino ai diversi mandati da sindaco, osservando come questa traiettoria non abbia però creato ricambio generazionale né una «scuola politica» capace di formare nuove leadership. «Un gesto da maestro, un vero passaggio di testimone – ha detto – ce lo saremmo aspettati tutti».
La scelta del primo cittadino di concludere la consiliatura a metà del mandato per approdare in Regione è stata indicata come uno snodo decisivo. «Non è rabbia, ma amarezza», ha ribadito Morrone, sottolineando che molti cittadini si sono sentiti traditi da un cambio di ruolo che non deriva dal voto locale, ma da dinamiche politiche esterne.
Durante l’intervento, la consigliera ha ricordato una frase che Greco le avrebbe rivolto in passato: «Perché mi ha tradito?». Una domanda che Morrone ha trasformato in un ragionamento sul senso autentico della rappresentanza: «Non sono i cittadini a dover essere fedeli al politico. È il politico che deve la sua lealtà all’elettorato e al territorio». Il passaggio dall’enfasi meridionalista all’adesione alla Lega è stato interpretato come un ulteriore elemento di smarrimento per l’opinione pubblica. Troppi cambi di posizione, troppi cambi di casacca - dall’autonomia differenziata alla città unica, dalla fusione al policlinico universitario - che, secondo Morrone, hanno alimentato confusione e sfiducia. Un quadro confermato anche dai numeri: «Dai 4.000 voti ottenuti alle comunali del 2023 ai soli 950 alle regionali», proprio nella città amministrata da Greco.
La consigliera ha poi richiamato lo slogan della prima candidatura del 2003, “Governare con la gente un mondo di idee”, chiedendosi cosa sia rimasto di quella promessa. «Castrolibero – ha detto – oggi è più una passerella politica che una comunità viva». Nonostante la critica, gli auguri al neo consigliere regionale sono arrivati chiari e sinceri. Ma Morrone ha voluto ribadire che il suo intervento era rivolto soprattutto ai cittadini: «Il rispetto delle istituzioni nasce dalla coerenza verso il territorio». La conclusione ha puntato lo sguardo al futuro: «Mi auguro una nuova era politica per Castrolibero, libera dai personalismi e capace di rimettere al centro la partecipazione. La nostra città merita di tornare a essere un luogo vivo, non un dormitorio».

