Secondo il vicesegretario provinciale del Partito democratico, la realizzazione del policlinico universitario a Rende non è in contrasto con la costruzione di un moderno presidio ospedaliero nella città dei Bruzi
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di Elio Bozzo*
La vicenda del costruendo nuovo ospedale di Cosenza si sta relegando volutamente in un contesto di contesa di campanile al fine di sminuire l'importanza ed il ruolo che una struttura di tale portata produce sia come risposta sanitaria per l'intera provincia sia come indotto socio economico.
Mi unisco alla soddisfazione del Sindaco di Rende per il traguardo raggiunto di aver portato dopo trenta anni la Facoltà di Medicina All'Università della Calabria ripagando la sua comunità per la fiducia riposta nei suoi confronti.
Di certo però non può accadere che la soddisfazione di una comunità possa realizzarsi a discapito di altri, e devo registrare che la città di Cosenza non mostra la dovuta attenzione al problema. Ho letto con molta attenzione una nota del 28 Ottobre u.s.del Prof Paolo Veltri che dall'alto della sua competenza professionale, essendo stato Preside della Facoltà di Ingegneria ed Ordinario di Costruzioni Idrauliche, ha smontato la narrazione della impossibilità di utilizzo del sito di Vaglio Lise affermando che ci sono le soluzioni tecniche per superare quella che è stata definita come "area ad alta pericolosità" in quanto la pericolosità non è un vincolo definitivo,ma un vincolo che impone misure di salvaguardia ed interventi anche strutturali-ingegneristici con cui rendere l'area sicura; questo afferma il Prof Veltri ed io ne prendo atto ed è bene che i cittadini lo sappiano.
In una mia nota del 23 Settembre u.s. sulla situazione della sanità cosentina accompagnata da proposte per una possibile soluzione, affermavo che "al netto delle osservazioni tecnico-giuridiche sollevate da diversi soggetti ed ai quali bisogna porre attenzione non ero contrario alla istituzione di una azienda ospedale università.
Questa condizione di fatto oggi è superata da una proposta che prevede la costituzione di un Policlinico Universitario (oggi lo chiamano così non più ospedale di Cosenza) con funzione di ricerca e didattica per la presenza della Facoltà di Medicina ad Arcavacata e la costruzione di un nuovo ospedale Hub a Cosenza che svolga funzione e ruolo assegnati agli ospedali di secondo livello ed a servizio di tutta la provincia. L'esperienza di Catanzaro con due realtà siffatte mi rende ragione della fattibilità dei progetto. Il problema quindi è di scelta più politica che tecnica ed Occhiuto ha scelto.
Ma un'altra preoccupazione ancora più grave incombe è cioè il rischio che si perdano i finanziamenti già assegnati e lo spostamento dell'ospedale di Cosenza (ripeto di Cosenza) a Rende (si chiamerà ancora Ospedale di Cosenza?) allunghi i tempi di realizzazione. Si proceda dunque senza esitazione alla costruzione del nuovo ospedale a Vaglio Lise e si predisponga quanto necessario alla costruzione del Policlinico Universitario ad Arcavacata.
*Vicesegretario provinciale PD Cosenza

