Entro una settimana possibile ufficializzazione di presidente e consiglieri con “quozienti pieni”. Le interlocuzioni dirette con la premier e con i vertici del partito di Giorgia Meloni garantiranno ruoli di primo piano. Ma con quali modalità?
Tutti gli articoli di Politica
PHOTO
Si viaggia a vele spiegate verso la proclamazione degli eletti, che tuttavia potrebbe essere parziale come avvenuto per le Regionali della Calabria nel 2021. I rumor viaggiano in un’unica direzione: è atteso entro una settimana il via libera almeno per i primi nuovi consiglieri regionali, quelli eletti con i cosiddetti “quozienti pieni”, e del presidente Roberto Occhiuto. Successivamente toccherebbe agli altri che hanno sfruttato i resti: l’indicazione, come spiegato ieri, pare sia quella che premia Noi Moderati e Falcomatà e che non rivoluzionerebbe la geografia di Palazzo Campanella.
Una volta che la Corte d’Appello di Catanzaro e i Tribunali di Cosenza e Reggio Calabria forniranno il quadro dei vincitori delle elezioni del 5 e 6 ottobre, il governatore avrà dieci giorni di tempo per indicare la sua squadra di Governo. Si partirà con la composizione tradizionale di un massimo di sette assessori, per poi procedere alla modifica dello Statuto e fare spazio a gennaio 2026 ad altri due innesti. Il tutto entro i limiti dei propri stanziamenti di bilancio previsti a legislazione vigente e comunque senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.
Le interlocuzioni di Occhiuto con i vertici di Fratelli d’Italia
Roberto Occhiuto completerà il puzzle a margine delle interlocuzioni con i vertici nazionali dei partiti. Gli equilibri che hanno creato i presupposti per il suo bis sono già partiti, in primis con Fratelli d’Italia a cui destinerà almeno una delega di un certo spessore. Il presidente ha un filo diretto con Giorgia Meloni alla quale confidò per prima le sue intenzioni di fine luglio e per la quale ha speso parole al miele da ogni palco durante la campagna elettorale. L’iter di uscita dal commissariamento della Sanità è stata la risposta del Governo per suggellare un asse che le urne hanno gratificato a suon di preferenze.
I rapporti con la premier e sua sorella Arianna, ma anche col ministro dell’Agricoltura Lollobrigida, sono buoni. In più c’è Wanda Ferro a rappresentare il partito dal Pollino allo Stretto. Figure di primo piano con cui si ragionerà per esaudire il più possibile le richieste. Come nel 2021, ad entrare in Consiglio saranno due eletti nella circoscrizione Nord, uno in quella di Centro e uno in quella Sud. Quattro anni fa un posto in giunta toccò a Fausto Orsomarso (poi volato a Roma) e l’altro a Filippo Pietropaolo, anche stavolta primo dei non eletti. Quest’ultimo è sostenuto dal Sottosegretario all’Interno, che spingerebbe per garantire una poltrona a ad Antonio Montuoro così da riportarlo in Consiglio. In un discorso di territorialità l’altra casella toccherebbe ad Angelo Brutto. Il coordinatore provinciale di Cosenza ha sbaragliato la concorrenza e i circoli della vasta area bruzia si aspettano un riconoscimento.
Se invece Occhiuto decidesse di utilizzare il criterio della premialità, a margine delle sopracitate interlocuzioni con i vertici nazionali, l’assessore uscente Giovanni Calabrese potrebbe mantenere un posto nella squadra di governo regionale. Sempre se, in ottica allargamento della giunta, non partisse la stessa proposta declinata da Orsomarso nel 2021: quella della presidenza del Consiglio che le indiscrezioni danno in quota Lega con Filippo Mancuso, ma che non si sa mai…