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Ieri sera Matteo Lettieri è stato proclamato segretario della Federazione provinciale di Cosenza del Partito Democratico con Elio Bozzo vicesegretario vicario. Nomina contestata dall’area che ha sostenuto la candidatura di Pino Le Fosse e che venerdì pomeriggio terrà a sua volta un’assemblea autonoma. Ieri gran parte degli eletti tra le sue liste (28 in tutto) non hanno partecipato, ma grazie alla presenza dell’ex sindacalista della Cgil e di un manipolo di suoi delegati è stato raggiunto il numero legale così da procedere ai lavori.
Per questo motivo e per un conciliabolo privato tenuto tra i due ex sfidanti l’assemblea è iniziata intorno alle 20. Non c’erano rappresentanti nazionali, non c’era nemmeno Nicola Irto che non ha mancato però di benedire le altre province. In rappresentanza del partito regionale la presidente Maria Locanto, punzecchiata dallo stesso Le Fosse nel suo intervento in cui ha ribadito l’indisposizione per come si è concluso il congresso. Cose già anticipate nell’intervista rilasciata al nostro network lunedì sera. In rappresentanza degli eletti alla Regione, invece, sedeva in platea Franco Iacucci.
Lettieri nel suo intervento ha proposto «un PD vicino al diritto allo studio, contro l’autonomia differenziata, un PD fautore di una Scuola di Politica Provinciale e vicino a presidi antimafia. Un PD che funziona a Cosenza funziona in Calabria, un PD che funziona in Calabria rafforza il centrosinistra sul nazionale e contribuisce a riportare quei valori progressisti e riformisti persi d’occhio».
Venerdì “l’altra assemblea” del Pd di Cosenza
La novità, anticipata lunedì mattina, è che Roma ha deciso… di non decidere. Ha rimbalzato i ricorsi sui congressi di Rende, Mirto e San Giovanni in Fiore alla commissione regionale di garanzia. Organo di cui però sul sito ufficiale non c’è traccia. Oltre al contenuto delle istanze, ritengono illegittima l’assemblea svolta ieri, convocata senza un sufficiente preavviso e tramite un messaggio in una chat di gruppo dove non sarebbero stati inclusi per dimenticanza tutti i delegati di Le Fosse.
Fatto sta che le aree che parteciperanno all’assemblea sono quelle del coordinamento dello stesso Le Fosse. Rivendicano un esito differente della fase congressuale, in quanto il risultato finale 34-28 non tiene conto dei circoli sub iudice. A prescindere da ciò, la fotografia che emerge è di un partito spaccato, sicuramente a metà.
«In presenza di questa situazione – fanno sapere – ancora più grave è il comportamento attendista e salomonico della direzione regionale del partito, che a fronte di forzature evidenti e di una rottura politica senza precedenti, ha scelto finora di non intervenire con chiarezza, contribuendo di fatto a legittimare un esito contestato e a lasciare irrisolti questioni etico-politiche che rischiano di compromettere la credibilità e l’immagine del PD non solo cosentino ma dell’intera Calabria».
Poi ancora: «Tutto questo avviene mentre fuori dalle stanze del partito si agita una fase politica delicatissima. La Calabria ha bisogno di un PD forte, coeso, capace di essere credibile alternativa a un centrodestra regionale, travolto da inchieste giudiziarie e inadeguatezze di governo. Le sfide che abbiamo di fronte, dal rilancio della sanità pubblica al contrasto all’emigrazione giovanile, dalla questione ambientale alla necessità di una vera agenda per il lavoro, richiederebbero ben altro spirito unitario e ben altra qualità politica. Invece si preferisce blindare e gestire il partito come una proprietà privata».
Branchicella presidente del Pd Cosenza, i nomi della direzione a metà
Francesca Branchicella, iscritta di Paola in quota Graziiano Di Natale, è stata indicata ieri dall’assemblea come presidente del partito. La Federazione a guida Lettieri si è riservata invece di completare in un secondo momento la commissione di garanzia (eletti per ora Giovanna Oliverio, Luca Sireno e Tommaso Savoia), mentre il tesoriere è Flavio De Barti. La direzione, invece, è stata composta soltanto per metà, visto che Le Fosse non ha fornito per adesso nominativi. Ne faranno parte invece Damiano Covelli, Roberta Vitaro, Carolina Casalnuovo, Marco Bonaro, Carmela Dodaro, Gianfranco Tinto, Edwige Ruffo, Damiano Bruno, Emilia Di Tanna, Aurelio Lavia, Matteo Runco e Chiara Branca.