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Non è casuale se il Partito Democratico abbia promosso due manifestazioni contro l’Autonomia differenziata a Cosenza a distanza di pochi giorni l’una dall’altra, peraltro organizzate nella stessa piazza, l’una al Teatro Rendano, l’altra nel dirimpettaio Palazzo della Provincia, suscitando la sensazione che la seconda fosse una sorta di risposta alla prima e che comunque, anche su un tema che accomuna non solo il centrosinistra ma, trasversalmente, anche molti sindaci della Calabria, il Pd riesca ugualmente a manifestare con clamorosa evidenza, dei distinguo al limite della crepa. Alimentando agli osservatori più di un interrogativo.
Solo uno sgarbo istituzionale?
Ad esempio, se sta ancora in piedi il progetto politico del sindaco Franz Caruso, di Luigi Incarnato e di Nicola Adamo di fare dell’esperienza amministrativa di Cosenza e degli uomini che la promuovono, un modello del centrosinistra da esportare alle prossime elezioni regionali, vista l’apparente presa di distanza del capogruppo in Consiglio regionale Mimmo Bevacqua e di altri rappresentanti di Palazzo Campanella, protagonisti invece della seconda manifestazione dove Franz Caruso era assente o addirittura, come paventato dal sindaco di Acri Pino Capalbo, non invitato. (Continua a leggere l’analisi politica su Lacnews24.it)