Duro affondo contro l’ex premier: «Ha distrutto la sanità calabrese nominando Cotticelli, Zuccatelli e Longo. Oggi rivendica con orgoglio quegli errori»
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«Dopo aver cavalcato bisogni e sofferenze dei calabresi, facendo tour negli ospedali come chi torna sul luogo del delitto, oggi Giuseppe Conte rivendica senza alcuna vergogna di aver nominato i commissari alla sanità in Calabria». Con queste parole il centrodestra ha attaccato l’ex premier, accusandolo di aver lasciato la sanità regionale «in macerie».
Il ricordo di Cotticelli e Zuccatelli
Nel mirino finiscono Saverio Cotticelli e Giuseppe Zuccatelli, commissari nominati da Conte, ricordati per interviste televisive giudicate «da avanspettacolo» e per la gestione definita fallimentare. «Conte non prova nessun senso di colpa – affonda la nota – per aver consegnato alla Calabria una sanità morente, con un’immagine sprofondante a livello nazionale».
La difesa di Occhiuto
La replica politica mette anche in chiaro le tempistiche: «Occhiuto non è commissario da cinque anni, come falsamente dichiarato, ma dalla fine del 2021, quando ha sostituito Guido Longo, ultimo commissario nominato da Conte». In poco più di tre anni e mezzo, prosegue la nota, «si sono create le condizioni per uscire dal commissariamento, prospettiva annunciata ieri dal premier Giorgia Meloni».
L’ironia su Tridico
Non solo sanità. L’attacco tocca anche la campagna elettorale: «Dopo aver lanciato quei commissari così brillanti, Conte ha candidato in Calabria il professor Pasquale Tridico, ribattezzato Cetto Tridico per le gaffe collezionate in poche settimane. Uno che non ha neanche spostato la residenza in Calabria per potersi votare da solo».