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L’assessore regionale ai Traporti, Emma Staine, pone una pietra tombale sul progetto della metropolitana leggera Cosenza-Rende-Unical che avrebbe poi dovuto collegarsi alla vecchia rete ferroviaria e arrivare fino a Catanzaro. Nell’intervista rilasciata ai microfoni di Cosenza Channel dice che «Tutte le infrastrutture relative ai Trasporti sono precedute da studi di fattibilità e sostenibilità. Quello relativo alla metro leggera ha dato esito negativo. Però questo progetto incubava risorse per 150 milioni di euro. E’ chiaro che adesso queste risorse verranno utilizzate per dotare Cosenza di un trasporto più efficiente e sostenibile».
Non è questa l’unica novità che dovrebbe riguardare la mobilità nell’area urbana cosentina. L’assessore Staine infatti annuncia che la Regione sta preparando le gare per l’affidamento del trasporto pubblico locale dopo trent’anni che il servizio è stato assegnato in proroga. L’assessore dice che le gare verranno espletate non solo sul bacino Cosenza-Rende-Castrolibero, ma in tutta la Calabria anche per evitare eventuali sanzioni sulla distorsione della concorrenza da parte dell’Unione Europea. Per il resto l’esponente leghista si mostra un po’ freddina sull’iniziativa legislativa della sua maggioranza relativa alla fusione delle tre città. «Vedremo i risultati di questo processo – dice – e ci adegueremo ad esso. Vorrei solo dire che le tre città sono già un distretto sotto il profilo dei trasporti, l’unico in questo momento in Calabria».
L’assessore poi allarga lo sguardo all’area jonica cosentina e ribadisce il grande impegno del Ministro Salvini per la zona, a partire dai tre miliardi stanziati per la Ss 106 e dall’elettrificazione della linea ferroviaria che dovrebbe completarsi entro il 2026.
La Staine, infine, rivendica come opera indispensabile la costruzione del Ponte che, dice, è un’opera che non riguarda solo Calabria e Sicilia, ma tutto il Paese. «Sento dire che prima dovremmo costruire le strade, eppure quando hanno realizzato l’autostrada del Sole non avevamo moltissime strade interne che sono state realizzate dopo. Penso che le grandi opere strategiche facciano poi da volano per lo sviluppo di una intera zona. Vorrei poi sottolineare – conclude la Staine – che attualmente con il contratto di servizi con Trenitalia la Calabria paga dieci milioni di euro in più solo perché è fine corsa. Quando faremo il Ponte non saremo più fine corsa e ogni anno risparmieremo dieci milioni».
La partita più delicata, però, resta quella del porto di Gioia Tauro, minacciato dalla direttiva europea contro le emissioni che prevede multe salatissime per le attività di transhipment. L’assessore ne approfitta per descrivere l’idea di Europa che ha la Lega e dice che al Festival delle Regioni, insieme al presidente Occhiuto, hanno posto all’attenzione degli altri Governatori il problema e tutti si sono mostrati molto sensibili alla problematica. Nei prossimi giorni, quindi, continuerà l’azione politica per trovare una via d’uscita a questa situazione che rischia di mettere la parola fine ai sogni di sviluppo di Gioia Tauro.