Una vera e propria piaga sociale. Oltre 100 i femminicidi commessi quest’anno in Italia, numeri che non contemplano altre forme di violenza fisica o verbale. Per questo il coordinamento Azzurro donne ha presentato una proposta di legge per attivare un App, gratuita e scaricabile da qualsiasi dispositivo, per aiutare le donne che vivono situazioni così complesse.

L’iniziativa è stata presentata a Cosenza dalla deputata Catia Polidori, responsabile nazionale di Azzurro Donna. Inevitabile il ricordo di Jole Santelli che è stata, ricorda la Polidori, sempre molto attiva sulle politiche femminili. Non a caso il primo premio “Azzurro donna” è stato dedicato purtroppo alla sua memoria. La Polidori ha detto che il Governo sul tema della violenza di genere ha mostrato una grande prova di maturità approvando una legge che allarga gli strumenti di prevenzione contro la violenza. Una legge che è stata approvata all’unanimità, con il contributo anche delle opposizioni.

«Gli operatori ci chiedevano nuovi strumenti perché spesso hanno le mani legate – dice la coordinatrice – Ecco che con la nuova legge vengono istituite nuove fattispecie come l’ammonimento verso il partner violento o lo stalker che può essere comminato dal Questore. Altro grande elemento di novità è che la denuncia può essere presentata non solo dalle vittime, ma anche da familiari, vicini, da chiunque venga a conoscenza di situazioni di allarme. Anche attraverso video con la cosiddetta denuncia differita. Insomma si è lavorato molto sui reati spia che per troppo tempo sono stati sottovalutati».

La Polidori avrebbe voluto introdurre un emendamento alla legge, ma poiché il decreto riguardava anche altre materie, si è preferito presentare un disegno di legge a parte che deve adesso essere calendarizzato. Il Governo, però, attraverso un apposito ordine del giorno, si è impegnato a convocare al più presto un tavolo con tutti gli operatori per calibrare al meglio l’App, nel rispetto anche della privacy.

«Quando una donna si registra all’App viene geolocalizzata – spiega la Polidori – e può chiamare questo numero dedicato qualora avverta un pericolo. Dall’altro capo del filo ci saranno operatori che le indicheranno presidi di Polizia, ospedali, luoghi in cui la donna può sentirsi protetta. Non solo ma possono accompagnare telefonicamente chi chiama fino al proprio domicilio. Gli operatori saranno persone specializzate, almeno bilingue per offrire il servizio anche alle turiste».

Si tratta dell’evoluzione del numero telefonico 1522, istituito dall’allora ministro per le Pari Opportunità, la forzista Stefania Prestigiacomo. Per questo la Polidori rivendica la grande attenzione che il suo partito ha sempre dato a queste tematiche. Alla conferenza ha partecipato anche la coordinatrice regionale di Azzurro Donna, Maria Josè Caligiuri.

Questa ha presentato una iniziativa che si terrà a Cutro i primi giorni di dicembre. Le volontarie venderanno la barretta di cioccolato “C’ho coraggio” e il ricavato verrà devoluto alla associazione “Libere donne” di Crotone che da sempre si occupa di questione di genere. Iniziativa questa già sperimentata con successo durante l’Eurochocolate di Perugia e che adesso viene riproposta sui territori. «C’ho coraggio perché serve coraggio per denunciare – spiega la Polidori – ma anche perché il cioccolato dà coraggio. Allora spero che in tanti acquisteranno le barrette, anche se non le mangiate lasciatele in casa, sul tinello, in cucina. Ogni volta che vedrete questo scatolino vi ricorderete che la violenza non può essere scambiata con l’amore»