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Il vero tormento della sanità di casa nostra non sono tanto i servizi erogati, quanto i conti. Ecco, quelli sembrano non tornare mai, nonostante i grandi sforzi messi in campo ultimamente per una ricognizione reale del nostro debito sanitario.
Uno di quelli che sembrava avercela fatta a mettere in ordine i bilanci è il direttore generale dell’Asp di Cosenza, Antonello Graziano, che a ridosso delle Politiche aveva indetto una conferenza stampa per annunciare di aver finalmente chiuso i bilanci della sua azienda e che questi presentavano addirittura un avanzo di amministrazione.
Purtroppo poi però ci sono i fatti che sono più ostinati delle parole. A questo proposito illuminante è la delibera n° 2776 del 20 dicembre scorso in cui l’Asp chiede alla Tesoreria un’anticipazione di cassa. Nulla di irregolare visto che esiste una legge regionale che autorizza le aziende del servizio sanitario a ricorrere massimo a tre anticipazioni di tesoreria nell’arco di un anno, al fine di assicurare la continuità dell’assistenza sanitaria e garantire i Lea.
L’Asp di Cosenza, in particolare, in base alla ripartizione del fondo sanitario regionale ha assegnato un budget di 1.269.320.369,96 euro. Questi soldini, però, sembrano già finiti al punto che nella delibera si chiede al tesoriere (la Bnl) “al fine di garantire il corretto funzionamento dell’azienda” l’anticipazione di cassa pari a 158.665.046,24 (in termini percentuali sarebbe 1,5/12esimi).
Ma a cosa serviranno questi soldi? Nella delibera c’è scritto che è “indispensabile mantenere la liquidità necessaria per procedere con regolarità ai pagamenti e segnatamente in ragione di attuali e possibili ritardi nell’erogazione della rimessa regionale”. Pare di capire quindi che di soldi in cassa non ce n’è e se la Regione dovesse ritardare nel pagare le quote del fondo sanitario regionale l’attività dell’Asp sarebbe paralizzata. Non a caso nella delibera si chiede l’anticipazione da subito, dal primo gennaio scorso.
La delibera trasporta sulla Tesoreria il problema chiedendo appunto un’anticipazione che poi la banca tratterrà una volta arrivate le rimesse da parte della Regione. Un’operazione che sicuramente non sarà a costo zero, ma necessaria per garantire assistenza sanitaria. Ai conti ci penseremo domani.