Il consigliere regionale rinvia il completamento della struttura: «Difficile che avvenga nel 2026, a parte la struttura mancano i collegamenti viari e la realizzazione di tutti i sottoservizi necessari». Poi l'allarme sicurezza: «Possibile che in un'opera così importante continuino gli attentati incendiari?»
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«Le due stanze mostrate in campagna elettorale da Occhiuto sono indubbiamente un bel set cinematografico, ma parlare del 2026 come data di ultimazione dell'ospedale della Sibaritide mi pare un generoso atto di fiducia». Così il neo consigliere regionale del Pd, Rosellina Madeo, ospite oggi a “Buongiorno in Calabria” il format in diretta dalla suite aeroportuale di Lamezia Terme condotto da Massimo Clausi e Alessia Principe.
«È vero che l'esterno è quasi completato - ha detto la Madeo, che è anche presidente del consiglio comunale di Corigliano Rossano - ma da qui a dire che l'ospedale è quasi pronto ne corre. Innanzitutto c'è un problema relativo ai sottoservizi, manca completamente il collettamento alla rete fognaria, il collegamento alla rete idrica. C'è poi il problema della mobilità. Forse non tutti lo ricordano ma uno dei motivi per cui venne finanziato il nosocomio in quella zona è perché lì doveva sorgere una fermata ferroviaria, di cui nessuno parla più. Un modo per rendere maggiormente raggiungibile un ospedale che dovrebbe essere punto di riferimento sanitario non solo per Corigliano Rossano e tutta la Calabria del nord est ma anche oltre nella speranza, ovviamente, che ci saranno alcune eccellenze in grado di richiamare pazienti da tutta la regione e oltre».
Un altro tema che preoccupa molto la Madeo riguarda poi la questione sicurezza. «Gli attentati incendiari continuano a ripetersi malgrado l'importanza e la grande attenzione che c'è sull'opera. Sembra incredibile che non si riesca a trovare una soluzione alla questione sicurezza, qualcosa va assolutamente fatto per non rallentare ulteriormente i lavori, servono controlli evidentemente più serrati».
L'ultimo tema riguarda quello delle tecnologie. «Per essere operativo - dice l'esponente del Pd - l'ospedale deve essere dotato non solo del personale, ma di tutte le tecnologie adeguate a meno che non vogliamo costruire una scatola vuota. Ma di questi temi non se ne sta parlando. Ovviamente a me non piace utilizzare la sanità per strumentalizzazioni politiche, si tratta di un tema molto delicato che riguarda tutti i cittadini, proprio per questo sul punto dovremmo essere tutti più seri. La campagna elettorale è finita: dobbiamo smettere di i colori di appartenenza e indossare tutti la maglia dei calabresi. In questo senso dico che va bene anche potenziare lo staff social del presidente, capisco che i social sono un grande strumento per arrivare a tutti i cittadini però devono essere usati per fornire informazioni veritiere e non semplice propaganda, non devono essere utilizzati per continuare a declinare al futuro quello che si farà o per una promozione continua di se stessi».
Detto questo il consigliere regionale del Pd annuncia che incalzerà in consiglio sulla situazione dell'ospedale della Sibaritide per dare quante più certezze possibili ai cittadini.


