La repentina accelerazione delle procedure di accoglienza della seconda brigata di medici cubani in arrivo in Calabria a supporto del personale delle strutture sanitarie, consentirà loro di accedere in corsia nel giro di poco più di una settimana, forse addirittura prima di Ferragosto. Il contingente, composto da 120 camici bianchi oltre l’accompagnatore, è giunto al Campus di Arcavacata nella notte. Questa mattina poi, gli specialisti hanno iniziato le lezioni del corso intensivo di italiano erogato dal Centro Linguistico d’Ateneo dell’Unical, presieduto da Anna Maria De Bartolo, e già venerdì prossimo, 11 agosto, sosterranno il test conclusivo per ottenere il via libera all’ingresso nei reparti ospedalieri a partire dal giorno successivo.

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«Il percorso di apprendimento linguistico – ha spiegato al nostro network la stessa De Bartolo – è articolato in 64 ore di esercitazioni durante le quali i medici dovranno apprendere terminologia scientifica di base e le nozioni necessarie per poter interagire con colleghi e pazienti. Siamo felici di poter accogliere questo gruppo poiché l’esperienza sarà molto interessante pure a livello di scambio e condivisione interculturale certamente proficua per loro e anche per i nostri docenti. Sono coinvolti sei collaboratori esperti oltre al personale tecnico-amministrativo. Siamo ospitati nei locali della Scuola Superiore di Scienze delle Pubbliche Amministrazioni e lavoreremo anche sabato e domenica dalle ore 9,30 alle ore 18,30 con pausa pranzo e coffe break. Al termine rilasceremo un attestato delle competenze acquisite dai corsisti».

Il presidente della Regione Roberto Occhiuto, anche nella sua veste di Commissario ad acta della sanità calabrese, ha insistito molto affinché si potessero concretizzare in tempi brevi tutte le procedure propedeutiche all’entrata in servizio degli medici cubani, consapevole delle difficoltà esistenti nei vari nosocomi delle cinque province, in particolare in quelli situati in prossimità delle località turistiche. «Sono medici specializzati in emergenza-urgenza, ortopedia, cardiologia, in quelle branche nelle quali è complicato non solo in Calabria ma anche nel resto del Paese, reperire personale – ha detto il governatore – Abbiamo dovuto affrontare e risolvere diversi problemi burocratici. Ringrazio il Ministero degli Esteri perché ha mantenuto aperta in questo periodo estivo l’ambasciata italiana a Cuba. Abbiamo avuto problemi inoltre nel reperire i biglietti aerei, ma attivando le giuste sinergie abbiamo centrato l’obiettivo. Adesso l’auspicio è che i medici possano entrare in corsia già a ridosso di Ferragosto. Nella provincia di Reggio Calabria abbiamo attivato lo stesso percorso riscontrando l’apprezzamento dei colleghi medici italiani ma anche dei pazienti».

L’Università della Calabria si sta rivelando un partner importante anche in altri progetti, in primis l’avvio del nuovo corso di laurea in medicina con il coinvolgimento dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza e degli spoke dell’Azienda Sanitaria. «In realtà siamo proiettati a stringere collaborazioni con tutti gli atenei della regione. Sono felice dell’interesse riscontrato anche all’estero dalla call attivata dal rettore Nicola Leone per l’ingaggio di docenti medici che di riflesso, entrerebbero a lavorare anche nei nostri reparti ospedalieri. Abbiamo così scoperto che ben 270 medici sarebbero lieti di venire a lavorare qui».