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Hanno scelto la Calabria e il tribunale di Cosenza perché oltre all’esperienza formativa volevano scoprire i luoghi paesaggistici che offre la nostra terra. Spinti dalla voglia di apprendere la funzionalità del sistema giustizia italiano – dal rito civile al rito penale – i sei giudici europei, che per due settimane hanno partecipato alle udienze presso il Palazzo di Giustizia cittadino, sono stati accompagnati in questo progetto da due magistrati che conoscono bene il Distretto giudiziario di Catanzaro.
La prima settimana i togati – provenienti da Germania, Lituania, Spagna, Romania, Polonia e Slovacchia – hanno avuto come tutor, il giudice Beatrice Magarò, attuale consigliere della Corte d’Appello di Catanzaro, sezione civile. Poi è stata la volta del penale, con la dottoressa Donatella Donato, pubblico ministero in servizio presso l’ufficio coordinato dal procuratore Mario Spagnuolo. In questo caso, i giudici europei hanno assistito a un processo di mafia, a un processo per violenza sessuale e infine al processo Bergamini. In tutti i tre casi, chi presiedeva il collegio – dalla Ciarcia alla Lucente – ha salutato i colleghi dando atto della presenza. In tal senso, il tribunale collegiale è stato uno degli elementi di novità rispetto alle altre culture giurisprudenziali.
Cos’è l’Ejtn
Sul sito del Consiglio Superiore della Magistratura, si evince cosa sia l’Ejtn, ovvero «la Rete Europea di Formazione Giudiziaria (REFG), Associazione internazionale priva di qualunque intenzione lucrativa con sede in Bruxelles, ha per scopo la promozione del confronto e dello scambio di conoscenze in merito ai sistemi giudiziari a beneficio dei Membri delle magistrature europee. La REFG rappresenta gli interessi di oltre 120.000 giudici, procuratori e formatori giudiziari in Europa».
«Costituita nel 2000, i campi di interesse della REFG includono il diritto civile, penale, commerciale e dell’Unione Europea nonché tematiche linguistiche e societarie. La prospettiva della REFG è quella di creare uno spazio comune di Giustizia europeo. La REFG sviluppa programmi di formazione contenenti le attività volte alla promozione della comprensione dei sistemi giudiziari degli Stati Membri; della mutua comprensione degli strumenti di cooperazione giudiziaria tra gli Stati Membri; delle conoscenze linguistiche; dell’elaborazione di strumenti di formazione comuni, in particolar modo nell’ambito della cooperazione giudiziaria; dell’approfondimento delle conoscenze nel settore giudiziario» si legge sul portale di Palazzo dei Marescialli.
«Nell’ambito della creazione di uno spazio comune europeo di Giustizia, la REFG ha per oggetto la cooperazione in materia di analisi ed identificazione dei bisogni in termini di formazione; elaborazione di programmi e di metodologie per attività formative comuni; promozione del confronto e dello scambio di conoscenze in merito ai sistemi giudiziari; scambio e divulgazione delle esperienze nel campo della formazione in ambito giudiziario; coordinamento dei programmi e delle attività dei Membri con particolare riguardo per le iniziative dell’Unione Europea; fornitura del know-how e delle proprie conoscenze alle istituzioni europee, nazionali ed internazionali».
Giudici europei a Cosenza, parlano i magistrati Donato e Magarò
«Sono colleghi di varie nazioni – ha detto Donatella Donato, pm della procura di Cosenza – Spagna, Slovacchia, Germania, Romania, Lituania e Polonia, con sistemi in parte con simili perché comunque sono più o meno quasi tutti paesi di diritto civile di civil Law. Le differenze più significative esistono soprattutto nella fase delle indagini preliminari». «C’è stata una grandissima integrazione – ha dichiarato il giudice Beatrice Magarò, consigliere della Corte d’Appello di Catanzaro (sezione civile) – anche con gli avvocati. Siamo molto soddisfatti perché abbiamo raggiunto quello che era il nostro obiettivo cioè favorire non solo una conoscenza del nostro territorio della nostra realtà giudiziaria ma anche una buona integrazione tra colleghi che operano in paesi diversi». Ecco dunque cosa hanno ai microfoni del nostro network i giudici Cristina Gabor, in servizio nel tribunale di Bucarest (Romania), sezione penale, e Marco Philipp Heim, in servizio a Monaco di Baviera, sezione penale.
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