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Si è tenuto nella sala consiliare del Municipio di Rose il convegno organizzato al Circolo Culturale “ Gaetano Argento” per ricordare la figura di Don Carlo De Cardona e la sua opera .
Ha introdotto e coordinato la D.ssa Giulietta Coscarelli , socio fondatore del Circolo, che ha illustrato il periodo storico in cui visse ed operò Don De Cardona ( 1871-1958), di come l’Unità d’ Italia , con le leggi emanate dal nuovo governo, ha portato ricchezza al Nord sacrificando il Sud sempre più povero ad emarginato. In questo clima iniziò l’opera di Don Carlo. Il 5 ottobre 1905 , 61 contadini e artigiani, la maggior parte analfabeti, guidati da Don Cardona fondarono la Cassa rurale fra i lavoratori della lega del lavoro di Rose che operò fino al 1957 anno di scioglimento della stessa. Ha ricordato che Don Carlo De Cardona veniva chiamato il “Bolscevico Bianco” per la sua totale vicinanza alla classe operaria senza mai allontanarsi dal suo credo religioso.
Dopo i saluti istituzionali del primo cittadino di Rose ing. Roberto Barbieri e del Presidente del Circolo pensionati Francesco Alimena, il convegno è stato arricchito dagli interventi degli illustri relatori. Il primo ad intervenire è stato il Presidente della Banca credito cooperativo Mediocrati Nicola Paldino che ha sottolineato come i principi solidali sono ancora oggi l’anima ispiratrice della BCC anche se attualmente è molto difficile praticare la solidarietà come faceva Don Carlo per via dei cambiamenti che ha subito e sta subendo il sistema bancario , sottoposto a leggi restrittive europee e nazionali.
Il Dr. Francesco Capocasale, storico e conoscitore di Don Carlo De Cardona e del movimento cattolico calabrese, ha marcato come l’operato del sacerdote abbia inciso profondamente sulla società di Cosenza e provincia con la fondazione delle Cassi rurali, delle leghe del lavoro, della istituzione delle scuole serali ecc.
Ha fatto seguito l’intervento del Dr. Vincenzo Settino coordinatore del “De Cardona Day” che ha ricordato l’attività e quanto è stato fatto da don Carlo nel Comune di San Pietro in Guarano non solo con la nascita della Cassa rurale e della Lega del lavoro ma in particolare per la costruzione nel 1907 di una centrale idroelettrica nel fiume Arente tra i comuni di Rose – San Pietro in Guarano che portò l’energia elettrica anche a Castiglione Cosentino e di come la stessa venne utilizzata per la messa in moto della macina di un mulino appositamente costruito . Molto mirato l’intervento del parroco di Rose Don Dario Montemaggiore che ha messo in evidenza come i principi del Vangelo, vanno vissuticoncretamente con tutte le difficoltà che comportano diventando noi stessi tabernacolo sull’esempio di don De Cardona del suo operato.
Ha concluso i lavori l’editore e autore di varie pubblicazioni Franco A.Alimena che ha riassunto l’opera ed il ruolo che ha avuto Don Carlo De Cardona e il movimento cattolico per il riscatto morale, sociale ed economico della classe operaia non solo nella provincia di Cosenza ma in tutta la Calabria. Hanno fatto seguito vari interventi del pubblico La manifestazione si è conclusa con un rinfresco offerto dal Circolo pensionati presso la sede di Via Saporita.