Dopo vent’anni Arcigay adesso è costretta a cercare casa perché non ha più un posto dove stare. La Casa delle Culture è stata assegnata con regolare bando alla cooperativa Teatro in Note, che prossimamente riaprirà le porte e prenderà in mano la gestione, quindi Arcigay dovrà migrare altrove. Nonostante le iniziali rassicurazioni arrivate dal Comune, ad oggi la situazione resta sospesa. In un’intervista rilasciata a Cosenza Channel, il consigliere Alimena con delega al centro storico aveva detto a proposito dei lavori in corso al cinema Italia: «Stiamo lavorando anche per garantire la presenza lì di due storiche associazioni: l’Arcigay e la “Tommaso Campanella” di William Gatto», ma ad oggi non ci sono certezze.

Nel 2004 fu il sindaco Eva Catizone a decidere che Arcigay dovesse abitare all’interno della Casa delle Culture, ma adesso, nonostante in prima battuta Alimena avesse rassicurato che all’interno dello stabile un posto sarebbe stato riservato, alla luce dei fatti questo non è più possibile e l’opzione Cinema Italia è tutt’altro che sicura.

La presidente dell’Arcigay Alessandra Lucanto non ha intenzione di gettare la spugna: «Questa amministrazione ha sempre parlato di vicinanza alle cause LGBTQIA+, non pretendiamo attici lussuosi, ma spazi dignitosi e adeguati ai progetti che stiamo portando avanti. Vorremmo attivare uno sportello di assistenza, un punto fisso con uno psicologo, e poi abbiamo le nostre attività che non possiamo e vogliamo interrompere». «Nel 2021, il territorio ha rischiato anche di rimanere orfano dell’associazione in quanto il precedente direttivo diede le dimissioni in massa, lasciando vacante un posto importante – spiega -. Noi, come nuovo direttivo, ci siamo insediati a ottobre 2022 e nonostante abbiamo ereditato le ceneri di un’associazione (che sarebbe stato più facile ricostituire da zero) abbiamo preferito lavorare sodo e dedicare un anno di attività solo alla burocrazia per sistemare le cose, perché ciò che ci ha spinto a metterci in gioco è stata proprio la necessità di ridare alla comunità LGBTQIA+ cosentina un porto sicuro, un punto di riferimento dove le persone possono ritrovarsi e sentirsi parte del tessuto sociale come chiunque; l’importanza di un’associazione come Arcigay Cosenza va oltre le parole e le promesse, il Comune deve assumersi la responsabilità di sostenere le realtà solidali, per contribuire al miglioramento della qualità della vita della popolazione e al mantenimento di una comunità inclusiva e accogliente».