La ricerca scientifica italiana compie un passo importante verso nuove soluzioni terapeutiche contro la demenza severa e il dolore cronico. Grazie a un innovativo utilizzo dell’olio essenziale di bergamotto in forma nanotecnologica (nanoBEO), il progetto RIABEO, condotto dall’Università della Calabria (Unical) in collaborazione con l’Istituto Sant’Anna di Crotone, è vicino al trasferimento clinico e alla possibile commercializzazione come farmaco.

I risultati della ricerca

Dopo anni di studio, la nanotecnologia NanoBEO ha dimostrato la sua efficacia su due fronti critici:

  • Riduzione dell’agitazione: circa il 30%, secondo il test di Cohen&Mansfield.
  • Riduzione del dolore: fino al 45%, valutato con il test I-MOBID2.

Questi risultati sono stati ottenuti su pazienti non comunicativi con demenza severa, una delle popolazioni più fragili e difficili da trattare.

Un lungo percorso di ricerca

Il progetto RIABEO, nato dalla sinergia tra ricerca accademica e settore privato, è il culmine di studi iniziati nel 2004 dal prof. Giacinto Bagetta, docente di Farmacologia dell’Unical, in collaborazione con università italiane e giapponesi. Nel 2022, il progetto ha ricevuto un importante finanziamento dal Por Calabria, accelerando lo sviluppo verso la fase clinica.

Collaborazione e innovazione

Il successo del progetto è stato reso possibile dal lavoro congiunto di numerosi professionisti: dai ricercatori dell’Unical e dell’Istituto Sant’Anna al team amministrativo e tecnico del Dipartimento di Farmacia SSN, con il sostegno di Fincalabra e l’importante apporto delle residenze sanitarie e delle famiglie dei pazienti coinvolti.

Verso il futuro

Attualmente, i risultati sono in fase di valutazione per la pubblicazione su una rivista scientifica di settore. Se confermati, NanoBEO potrebbe rappresentare una svolta per il trattamento di patologie senza una cura efficace, portando l’innovazione italiana ai vertici della ricerca medica globale.