Un evento tra cultura, enogastronomia e solidarietà che ha unito Nord e Sud Italia nel segno delle tradizioni calabresi
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Si è conclusa con grande successo la tre giorni organizzata dalla Confraternita della Pignata di Cariati, evento che ha saputo unire tradizione, cultura enogastronomica e solidarietà, diventando un punto di riferimento per la promozione del territorio.
L’iniziativa, che ha attirato partecipanti da Veneto, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sicilia e Calabria, ha offerto un intenso programma di attività tra visite guidate nei borghi, incontri culturali e momenti conviviali dedicati ai sapori autentici della cucina calabrese.
Il convegno ad Amarelli e il gemellaggio con Susegana
Particolarmente apprezzato il convegno ospitato nella sala congressi di Amarelli, storica azienda simbolo della liquirizia calabrese, che ha aperto le porte del suo celebre museo, considerato un gioiello della rete museale italiana.
Uno dei momenti più toccanti è stato il gemellaggio con la Congrega dei Radici e Faisoi di Susegana, in Veneto, che ha suggellato un ponte culturale e gastronomico tra Nord e Sud, nel segno della convivialità e dell’amicizia. Un incontro simbolico che ha celebrato il cibo come bene comune, capace di unire le persone e di valorizzare le identità locali.
Grande soddisfazione è stata espressa dal Priore Domenico Nigro Imperiale e da tutti gli organizzatori. Alla manifestazione hanno preso parte personalità di rilievo come Marco Porzio, presidente nazionale della FICe, Pippo Simone, vicepresidente nazionale de I Borghi più belli d’Italia, Tino Scopelliti, presidente regionale del CONI, Mariano Marchese, presidente nazionale di Assocultura, e il professor Giovan Battista Trebisacce dell’Università della Calabria.
Durante l’incontro è stato inoltre annunciato un patto tra Borghi d’Italia e Confraternite, volto a promuovere la collaborazione tra le realtà associative del territorio.
Alla manifestazione hanno partecipato numerose confraternite calabresi, tra cui quella della Frittola Calabrese, del Bergamotto di Reggio Calabria, dei Pipi Cruschi di Altomonte e molte altre, tutte accomunate dal desiderio di tutelare e valorizzare le eccellenze gastronomiche regionali.

