C’è un angolo di campagna nel cuore di Cosenza, una fattoria nel verde nascosta tra le abitazioni con cani, conigli, anatre, galli e galline, un luogo nel quale lasciarsi alle spalle la frenesia della quotidianità dove vengono accolti i soggetti più fragili, affetti da disabilità e disturbi psicologici che in questa oasi di pace ritrovano il proprio equilibrio.

È la sede della scuola-laboratorio di vita sociale di Arcifisa, associazione di promozione sociale appartenente all’orbita del Centro Servizi per il Volontariato. Operativa dal 2005 all’Università della Calabria dove si occupa del trasporto degli studenti con difficoltà di deambulazione, ha aggiunto a questa attività, anche con l’ausilio dei giovani del servizio civile, l’esperienza della fattoria dove accoglie persone con bisogni educativi particolari. La presidente Adele Iannuzzi è stata ospite degli studi di Cosenza Channel dove ha messo in evidenza uno spaccato delle attività svolte.

«La scuola laboratorio di vita sociale, dove accogliamo soggetti con disabilità, particolarmente giovani, con depressione o altre tipologie di disturbi, ospita laboratori di scrittura, di disegno, anche di cucina e di botanica offrendo ai partecipanti una opportunità per socializzare ed apprendere nuove tecniche. Sono comunque momenti educativi condotti con l’ausilio di personale specializzato, anche di una psicologa. Siamo riusciti a creare una specie di famiglia allargata con un percorso specifico per le persone che qui trovano una collocazione e un giovamento, dando anche sollievo alle loro famiglie.

Di fatto esercitiamo una pet therapy con il beneficio di poter svolgere attività all’aperto senza allontanarsi dal centro città. Prendersi cura di un animale può dare grande giovamento. Anche curare una pianta. In questa fase stiamo trattando quattro casi particolarmente impegnativi ma i nostri spazi ci consentono di accogliere nuovi individui. Le famiglie devono semplicemente venirci a trovare ed insieme a loro studieremo il percorso di recupero più efficace.

Abbiamo avuto anche una esperienza un po’ particolare – ha detto ancora Adele Iannuzzi – Nella nostra casa dei conigli è nata una coniglietta con una disabilità. Ci ha fatto compagnia per 18 mesi, era la nostra mascotte e da questa vicenda abbiamo scritto un libro per ragazzi, per insegnare loro il coraggio di vivere anche in condizione di disagio o fragilità. Questa esperienza l’abbiamo portata alla Città dei Ragazzi e nel reparto pediatrico dell’ospedale dell’Annunziata».

Il presidio è convenzionato anche con i tribunali del territorio così da poter accogliere le persone inserite nel programma di trattamento e svolgimento di lavori socialmente utili, la cosiddetta “messa alla prova” prevista dal procedimento penale speciale nei casi previsti dal codice. In collaborazione con l’Ufficio di esecuzione penale, Arcifisa ha pure attivato un corso riabilitativo per chi si è reso colpevole di reati stradali.

«Nel prossimo futuro ci piacerebbe attivare un laboratorio teatrale e poi a breve presenteremo un progetto contro il bullismo, al quale teniamo tantissimo – ha concluso la presidente di Arcifisa – Le risorse non sono molte ma per fortuna possiamo contare sul sostegno del Centro Servizi del Volontariato che ci supporta nella stesura dei progetti e nella partecipazione ai bandi delle pubbliche amministrazioni».