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Era la fine di settembre quando raccontammo la storia di Samuel, sei anni (oggi sette), di Cosenza. La sua disabilità per il Comune di Cosenza sembrava un problema insormontabile. Dopo il nostro articolo, mamma Kathia aveva potuto tirare un sospiro di sollievo. Il Comune, nella persona del consigliere con delega all’educazione e per interventi a favore delle persone con disabilità, Giuseppe Ciacco, aveva velocizzato le pratiche di affidamento del servizio di trasporto speciale e il bimbo era tornato sui banchi. Dunque tutto risolto. Non proprio.
Siamo quasi alla fine dell’anno scolastico e, improvvisamente, ci racconta la mamma di Samuel, il servizio con la ditta Adis di Paola che aveva curato, e molto bene, il trasporto di Samuel – che è autistico e quindi ha bisogno di particolari attenzioni, ci spiega la mamma – è stato interrotto all’improvviso e affidato a un’altra azienda.
«Mio figlio è autistico, per lui è vitale avere un primo approccio con chi deve prendersi cura di lui, anche solo in un tragitto da casa a scuola». Purtroppo la notizia è arrivata in famiglia come un fulmine a ciel sereno, senza dare il tempo necessario per avere qualche incontro preliminare con gli operatori, e adesso Samuel già da giovedì rischia di saltare la scuola. «Mio figlio potrebbe avere una crisi trovandosi da solo con persone che non conosce. Speravo che qualcuno della nuova ditta si facesse vivo, anche solo per conoscerci e rassicurare Samuel, invece nulla. Non capisco perché il Comune di Cosenza abbia sospeso il contratto con la ditta precedente a un mese dalla fine della scuola. Ma i miei timori sono anche per il futuro: ho saputo che il Comune dovrà fare un altro bando di affidamento per il nuovo anno scolastico e quindi rischiamo, ancora, di saltare la prima campanella».