Il Comune rinnova l’impegno contro la transfobia e ricorda le vittime di violenza. Caruso: «Cosenza esempio virtuoso di rispetto, inclusione e tutela delle persone trans e non binarie»
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Oggi si celebra il Transgender Day of Remembrance (T-DOR), ricorrenza mondiale che dal 1998, ogni 20 novembre, ricorda le persone trans e non binarie vittime di violenza transfobica. «Anche la città di Cosenza – sottolinea il sindaco Franz Caruso – è fiera di aderire a questa giornata, che non è solo memoria, ma soprattutto un’occasione per proseguire nel lavoro di sensibilizzazione avviato da tempo dal Comune, attraverso azioni concrete per contrastare la transfobia, purtroppo ancora molto presente nelle sue diverse forme».
Il T-DOR nasce grazie a Gwendolyn Ann Smith, in memoria di Rita Hester, donna trans americana il cui assassinio nel 1998 diede origine al progetto web Remembering Our Dead e, l’anno dopo, alla prima veglia a lume di candela a San Francisco. Un’iniziativa cresciuta fino a coinvolgere oggi centinaia di città nel mondo.
«È importante – prosegue Caruso – che da una città civile come Cosenza si alzi forte la voce contro ogni atto di omo-lesbo-bi-transfobia, fenomeni purtroppo ancora quotidiani nella loro portata discriminatoria».
Il sindaco ricorda come la celebrazione del T-DOR si inserisca nel percorso intrapreso dall’amministrazione, orientato al riconoscimento dei diritti delle persone trans e non binarie. Tra le azioni più rilevanti, l’approvazione in Consiglio comunale – all’inizio dell’anno – del documento sull’identità alias, che impegna il Comune a:
istituire un registro di genere per l’impiego, che permetta alle persone trans e non binarie che lavorano nell’amministrazione di utilizzare nome e genere elettivo in tutti gli atti interni e, ove consentito, esterni; istituire un registro di genere per i servizi, estendendo lo stesso principio alle persone che fruiscono delle prestazioni comunali; attivare, ove possibile, servizi e locali igienici senza indicazione di genere.
L’amministrazione Caruso ha inoltre patrocinato il Cosenza Pride 2024 e sostenuto il lavoro del Centro Antidiscriminazione (CAD), punto di riferimento per chi vive situazioni di difficoltà o discriminazione. «Grazie anche all’impegno dei consiglieri comunali Francesco Alimena, Chiara Penna e Giuseppe Ciacco – conclude Caruso – queste azioni rappresentano una vera svolta culturale. Un passo avanti significativo nella tutela del benessere psicofisico delle persone trans, nella loro inclusione e nel riconoscimento della loro dignità. Cosenza offre un modello virtuoso, che restituisce rispetto e diritti a chi troppo spesso li ha visti negare».

