Oltre cinquecento cacciatori hanno partecipato all’iniziativa promossa dalla sezione provinciale di Federcaccia Cosenza per discutere le ultime modifiche al disciplinare di caccia e alle modalità di impiego dei selettori, nell’ambito del piano straordinario regionale per il contenimento della diffusione del cinghiale.

L’incontro, coordinato dal presidente provinciale Francesco Antonio Greco e introdotto da Marcello Canonaco, presidente dell’Ambito Territoriale di Caccia Cs3, ha illustrato le novità del provvedimento regionale: braccate in squadre di dieci elementi, mobilità dei cacciatori ospiti per 15 giornate su tutto il territorio calabrese e possibilità di gemellaggi tra squadre con semplice comunicazione all’ATC.

Sono state avanzate proposte per affidare la gestione diretta delle zone di caccia alle squadre di selettori e rivedere i quadranti di intervento, così da includere anche aree oggi interdette ma a rischio per specie faunistiche protette. Centrale anche la richiesta di interventi immediati con la tecnica della “girata” supportata da cani limieri.

Accanto ai cacciatori, le associazioni agricole hanno ribadito la necessità di un’alleanza. Paola Granata (Confagricoltura) ha parlato di «emergenza fauna selvatica» che mette in ginocchio imprese agricole e zootecniche, aggravata da cinghiali e lupi. Luca Pignataro (Cia) ha chiesto l’intervento diretto dei selettori nei terreni danneggiati e procedure di risarcimento più rapide anche per i danni provocati da corvidi, istrici e nutrie. Franco Aceto (Coldiretti) ha criticato la proposta parlamentare di abolizione della caccia, rivendicando il diritto degli agricoltori di difendere le proprie aziende e sottolineando i ritardi burocratici nel rinnovo dei porti d’armi.

Tutti hanno convenuto sulla necessità di costituire una filiera delle carni di selvaggina, trasformando l’emergenza cinghiali in opportunità economica.

Il confronto proseguirà a livello regionale con l’assemblea di Federcaccia, convocata per venerdì 5 settembre a Lamezia Terme, alla presenza del presidente regionale Giuseppe Giordano e del presidente nazionale Massimo Buconi.